Adr lancia il Patto per la decarbonizzazione del trasporto aereo per centrare obiettivo net zero carbon entro il 2050

- di: Barbara Leone
 
Definire la road map per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità del settore del trasporto aereo. È questo l’obiettivo del Patto per la decarbonizzazione del trasporto aereo promosso da Aeroporti di Roma e presentato oggi al Terminal 5 dell’Aeroporto di Fiumicino grazie al primo studio del Dipartimento Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano. Il Patto, come ha sottolineato Claudio De Vincenti, presidente di Aeroporti di Roma, introducendo il primo Congresso annuale “riunisce tutti gli attori del trasporto aereo ma anche le imprese che operano per determinare le tecnologie, che lavorano per migliorare il mondo del trasporto e renderlo più sostenibile in un rapporto stretto con le istituzioni”.

Adr lancia il Patto per la decarbonizzazione del trasporto aereo

L’Osservatorio promosso da Aeroporti di Roma raggruppa infatti player industriali, stakeholder istituzionali, associazioni, rappresentanti del mondo accademico con il patrocinio del Ministero della Transizione Ecologica, del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili e dell’Enac. Anche se, come osservato dal presidente Adr, “il mondo del trasporto aereo è responsabile di una parte relativamente limitata delle emissioni, anche questo settore deve impegnarsi nel complesso percorso di decarbonizzazione. E’ una priorità indiscutibile garantire la possibilità di sviluppo di questo settore. Il trasporto di lunga distanza consente di mettere in relazione popoli, luoghi, culture molto diverse, ed è fondamentale per delle società moderne che vogliono lo sviluppo economico e civile del nostro mondo. Ecco perché - ha aggiunto De Vincenti - è indispensabile elaborare un percorso serio e rigoroso, sulla base di solide fondamenta scientifiche”.

Dato il ruolo centrale del trasporto aereo per lo sviluppo dell’economia e del tessuto sociale, la capacità di favorire lo sviluppo del commercio e degli investimenti diretti all’estero, di alimentare la crescita dei mercati, di agevolare una maggiore competizione e maggiori trasferimenti di tecnologie e conoscenze, il Patto è nato con l’obiettivo di definire un percorso che renda compatibile lo sviluppo della connettività e della produttività a livello planetario con la tutela dell’ambiente. Dallo studio del Dipartimento Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano realizzato per il Patto per la decarbonizzazione del trasporto aereo emerge che la piena decarbonizzazione del settore aereo al 2050 sarà raggiungibile grazie all’attuazione di molteplici strategie che nel breve-medio termine saranno indirizzate allo sviluppo dei bio-fuels e con il necessario sostegno del policy maker, mentre nel medio-lungo termine potranno includere soluzioni innovative, tra cui l’utilizzo dell’idrogeno in turbina. Lo studio realizzato dal Politecnico di Milano comprende un modello matematico che delinea nell’arco temporale fino al 2050 quale dovrà essere il mix tecnologico che il settore aereo dovrà adottare con la relativa massimizzazione della fattibilità tecnico-economica. In base a questo, è stato possibile definire gli strumenti indispensabili per procedere nel cammino della decarbonizzazione che riguardano gli aspetti normativi, tecnologici per la produzione di carburanti ed il settore delle infrastrutture aeroportuali e di intermodalità. Per raggiungere gli obiettivi di neutralità climatica sarà infatti necessario introdurre politiche che, anziché basarsi su misure restrittive, consentano la necessaria espansione e sviluppo del trasporto aereo attraverso la definizione di regole certe ed obiettivi chiari e vincolanti, concretamente realizzabili attraverso target intermedi.

Ovvero: Fit for 55, e cioè apportare correttivi per evitare che, un’innegabile opportunità per l’armonizzazione delle regole a livello Europeo, si traduca in uno svantaggio competitivo del settore con perdita di connettività e spostamento del traffico su hub extra-europei. E ancora la tassonomia, che significa ampliare il perimetro delle attività ecosostenibili dei gestori incluse nel sistema di classificazione introdotto dalla Tassonomia Europea, mirata a garantire affidabilità, coerenza e comparabilità delle attività per proteggere investitori privati dal greenwashing e aiutare le aziende nella transizione sostenibile. Le energie rinnovabili: individuare idonei percorsi approvativi facilitati per consentire ai gestori aeroportuali di poter disporre di impianti di produzione di energia rinnovabile realizzati negli scali. Fondamentale, poi, è anche evitare nuove tasse che gravino sul trasporto aereo, reindirizzando i proventi derivanti dalle tasse di scopo già presenti a sostegno degli investimenti di sostenibilità del settore.

E ancora SAF (bio-fuel), ovverosia interventi (anche di natura economica e fiscale) che permettano di sostituire progressivamente l’impiego di carburanti tradizionali attraverso misure ad hoc al fine di garantire che la produzione di SAF avvenga in modo sostenibile e si sviluppi in modo controllato e regolato. E ancora i carburanti sintetici, quindi sviluppare la filiera produttiva di Power to Liquid/Electro-fuel per accelerare l’applicabilità su larga scala attraverso incentivi alla ricerca e allo sviluppo. L’idrogeno/elettrico, e dunque supportare nel medio termine la ricerca e lo sviluppo di vettori energetici alternativi per la propulsione degli aeromobili (idrogeno e l’elettrico). E ancora l’intermodalità/mezzi elettrici: sviluppare, nell’ambito dei piani di sviluppo aeroportuali, interventi a supporto dell’intermodalità ferro-aria a sostegno dei voli di medio-lungo raggio e modalità elettrica/alternativa per raggiungere gli aeroporti. E’ inoltre auspicabile che l’elettrificazione del parco mezzi aeroportuale sia adeguatamente supportata per accelerarne l’implementazione. L’efficientamento/innovazione degli aeroporti, cioè promuovere e incentivare l’adozione di misure di efficientamento energetico per le infrastrutture aeroportuali esistenti (es. certificazioni ambientali) e i processi mirati all’ottimizzazione delle procedure di volo e l’introduzione di sistemi di innovazione digitali con riduzione delle emissioni di CO2. Ed infine la compensazione di CO2: opportunità di incentivare le azioni di assorbimento di CO₂ dall’atmosfera (carbon removal) ed istituire il Registro nazionale delle Compensazioni con modalità di calcolo rigorose, chiare e certificate a livello internazionale, supportando i processi di decarbonizzazione nel Paese. Il primo congresso annuale ha raccolto al Terminal 5 dell’Aeroporto di Fiumicino tutti i componenti del Patto che hanno presentato i loro contribuiti per definire gli strumenti indispensabili per procedere nel cammino della decarbonizzazione, riguardanti gli aspetti normativi e tecnologici sia per la produzione di carburanti che per lo sviluppo del settore delle infrastrutture aereoportuali e di intermodalità.

Tante le figure dal mondo aziendale, istituzionale e associativo, che hanno preso parte al dibattito moderato da Giuseppe De Bellis, Direttore di Sky TG24, Nathania Zevi, Giornalista Rai3 e Janina Landau, Responsabile sede romana Class CNBC. Sono intervenuti tra gli altri: Carlo Borgomeo, Presidente di Assaeroporti, Valentina Lener, Direttore Generale Aeroporti 2030, Ernesto Ciorra, Chief Innovability® Officer, Enel Group, Serafino D’Angelantonio, Airbus Chief Representative in Italy, Claudio De Vincenti, Presidente di Aeroporti di Roma, Pierluigi Di Palma, Presidente ENAC, Costantino Fiorillo, Direttore Generale per gli aeroporti, il trasporto aereo e i servizi satellitari del MIMS, Marco Frey Presidente di UN Global Compact Network, Enrico Giovannini, Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Giorgio Graditi, Direttore del Dipartimento Tecnologie energetiche e fonti rinnovabili di ENEA, Fabio Lazzerini, Amministratore Delegato e Direttore Generale di ITA Airways, Luigi di Marco, segretariato Area di coordinamento ASVIS, Vito Mangano, Direttore Generale di Assohandlers, Nicolò Mardegan, Consigliere Direttivo di Assaereo, Ezio Di Genesio Pagliuca, Vice Sindaco della città di Fiumicino, Costanza Sebastiani, Government Affairs & Strategy Boeing Italia e Sud Europa, Luciano Neri, Segretario Generale di IBAR, Alessio Quaranta, Direttore Generale di ENAC, Lorenzo Radice, Responsabile Sostenibilità Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, Giuseppe Ricci, Direttore Generale Energy Evolution di ENI, Katia Riva, Chief Sustainability Officer Atlantia, Rafael Schvartzman, Regional Vice President Europe di IATA, Paolo Simioni, Amministratore Delegato ENAV. 
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