L'Italia perde il suo grande mattatore: è morto Gigi Proietti

- di: Daniele Minuti
 
Il mondo dell'arte in Italia ha perso uno dei suoi giganti: Gigi Proietti è morto all'alba del 2 novembre dopo essere stato ricoverato di urgenza in terapia intensiva la sera del giorno precedente per gravi problemi cardiaci.

Lo storico attore romano si è spento proprio nel giorno del suo ottantesimo compleanno, al termine di un ricovero in una clinica della Capitale durato circa due settimane come rivelato da Il Tempo e dovuto proprio a complicazioni al cuore che lo affliggevano già da diversi anni. Le sue condizioni si sono aggravate in maniera irrecuperabile in tarda serata fino a costringere i medici a sedarlo. Accanto a Gigi Proietti sono rimaste le due figlie e la moglie che però hanno lasciato la struttura a mezzanotte mantenendo il massimo riserbo.

Il nostro paese dice dunque addio a uno dei protagonisti indiscussi nella scena artistica degli ultimi 50 anni: partita seguendo la sua grande passione per la musica e guadagnandosi da vivere cantando nei locali notturni, la carriera di Proietti decollò con l'approdo nel mondo del teatro che lo porterà a calcare i palchi di tutta Italia in opere come "I Sette Re di Roma" e "Caro Petrolini".

Il successo proseguirà anche sul grande schermo grazie a film culto come "Febbre da Cavallo" e in radio dove potrà incanalare il suo talento nel programma "Gran Varietà". Negli anni Proietti continuerà a mostrare la sua immensa versatilità anche in televisione, dove sarà il protagonista della serie "Il Maresciallo Rocca" che al tempo registrò numeri clamorosi di share, come doppiatore e persino come regista, a dimostrazione di un livello di completezza artistica che raramente abbiamo visto nell'ultimo secolo.

L'attore si è spento a Roma, città che ha sempre amato, nel giorno del suo ottantesimo compleanno. Quel 2 novembre che ogni tanto è stato oggetto delle sue battute: "Che ci vuoi fare, la data alla fine è quella che è...è il giorno dei morti".
Il Magazine
Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
Iscriviti alla Newsletter
 
Tutti gli Articoli
Cerca gli articoli nel sito:
 
 
Vedi tutti gli articoli