Si è aperta con l’Inno di Mameli eseguito dal gruppo giovani del Teatro alla Scala di Milano l’Assemblea annuale 2025 dell’ANIA, l’Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici. Un avvio solenne all’Auditorium Parco della Musica di Roma, alla presenza del presidente del Senato Ignazio La Russa, dei ministri Giancarlo Giorgetti, Giuseppe Valditara, Adolfo Urso, Marina Elvira Calderone, del viceministro Valentino Valentini e del sottosegretario Alessandro Morelli.
Assemblea ANIA: Mattarella, Liverani, Giorgetti, Urso e Fitto tracciano il nuovo ruolo del settore assicurativo
In apertura dei lavori, il presidente dell’ANIA Giovanni Liverani, alla guida dell’associazione che rappresenta il settore assicurativo italiano, ha letto i saluti del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha affidato alla platea un messaggio netto: “In un contesto globale caratterizzato da crescenti rischi economici, climatici, sanitari e geopolitici, la capacità di un Paese di affrontare l’incertezza diventa un fattore cruciale di forza e di competitività. Le assicurazioni sono uno strumento essenziale per accompagnare mutamenti e traiettorie di sviluppo”. Mattarella ha poi evidenziato come il rafforzamento di strumenti di protezione e assistenza – dalle polizze alle reti previdenziali – sia centrale per sostenere l’economia e garantire coesione sociale.
Liverani: “L’assicurazione non è una tassa occulta, ma uno scudo per imprese e famiglie”
Dopo la lettura del messaggio presidenziale, Liverani ha avviato la sua relazione con una dichiarazione forte e simbolica: “Il messaggio è chiaro: l’assicurazione non è una tassa occulta, ma uno scudo di protezione necessario e strumentale alla sopravvivenza delle imprese”. Un’affermazione che ha aperto il cuore del suo intervento: l’invito a riconoscere il valore sociale ed economico dell’assicurazione come infrastruttura fondamentale per la tenuta del Paese.
“Un’Italia più assicurata è un’Italia che non si ferma davanti all’imprevisto – ha proseguito – È un Paese in cui le imprese possono continuare a produrre anche dopo una calamità, in cui le famiglie possono affrontare il futuro con serenità, in cui lo Stato non è da solo nel far fronte ai costi delle emergenze. L’assicurazione protegge ma, allo stesso tempo, libera energie. Perché dove c’è protezione, si rafforza la fiducia. E dove c’è la fiducia, si investe, si innova, si cresce”.
Una vulnerabilità italiana: la sottoassicurazione cronica
Il presidente dell’ANIA ha posto con chiarezza un nodo irrisolto: “Gli italiani percepiscono i rischi, ma non si assicurano”. A livello europeo, l’Italia è in fondo alla classifica dei Paesi avanzati: i premi assicurativi "danni" e non "auto" valgono solo l’1,1% del PIL contro il 2,6% della media UE. Ancora più preoccupante il dato sulle catastrofi naturali: “Solo il 7% di imprese e abitazioni è oggi assicurato. Questo – ha detto – è un limite competitivo per il Paese”.
Liverani ha elogiato il Governo per l’introduzione dell’obbligo di assicurazione contro le calamità naturali per le imprese, misura contenuta nella Legge di Bilancio 2024. “Una risposta coraggiosa, che dobbiamo al lavoro sinergico del ministro Giorgetti e del ministro Urso”. Nei primi mesi del 2025 si è già registrata una crescita delle richieste di copertura. “Le polizze hanno costi contenuti – ha precisato – poche centinaia di euro all’anno per le microimprese – e coperture standard tra compagnie, che incentivano la concorrenza”.
Il patto per l’Italia protetta: casa, welfare, sanità e non autosufficienza
Liverani ha rilanciato un piano complessivo: un “Patto per un’Italia protetta e quindi più forte e competitiva”. Al centro della proposta ANIA c’è l’estensione delle coperture anche al patrimonio immobiliare delle famiglie. “La casa – ha ricordato – rappresenta la principale voce della ricchezza degli italiani, eppure il livello di protezione è minimo. Un evento naturale non assicurato, in questo contesto, avrebbe conseguenze sociali gravissime”.
Poi il capitolo welfare. Liverani ha sottolineato come le assicurazioni possano rafforzare il sistema previdenziale, sanitario e assistenziale. Solo il 38% dei lavoratori ha una forma di previdenza integrativa, e la spesa sanitaria privata supera i 40 miliardi l’anno. “Occorre reindirizzare parte di questa spesa verso soluzioni integrate, anche a supporto delle strutture pubbliche. Serve un secondo e terzo pilastro sanitario, come già avviene nel comparto pensionistico”.
Sulla non autosufficienza, Liverani ha parlato di “un buco di sistema”, chiedendo lo sviluppo di prodotti assicurativi universali, mutualistici e sostenibili, capaci di attivarsi nella fase più fragile della vita delle persone.
Giorgetti e Urso: “La stabilità è la risorsa che l’Italia offre all’Europa”
Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha inquadrato il contesto: “Ci troviamo in un contesto di elevata incertezza. L’Italia e l’Unione Europea devono ripensare il proprio ruolo nello scenario internazionale per affrontare le sfide che hanno di fronte, dalla crescita alla denatalità”. Sfide “ampie e significative, ma alla portata delle potenzialità del nostro Paese”.
Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, ha ringraziato Liverani per l’invito e riconosciuto il ruolo centrale della stabilità: “La presenza qui oggi di una rappresentanza così ampia del Governo riflette l’impegno con cui stiamo affrontando una fase tanto decisiva. La stabilità politica e strategica ci viene riconosciuta a livello internazionale. L’Italia è tornata ad essere il Paese dell’affidabilità”. Urso ha rivendicato con Giorgetti l’introduzione dell’obbligo assicurativo contro le calamità naturali per le imprese: “Una scelta coraggiosa, frutto di una collaborazione interministeriale da perseguire con determinazione”.
Fitto: “Semplificazione, innovazione, mercati dei capitali. L’Europa deve sostenere chi crea valore”
Nel suo messaggio inviato da Bruxelles, il vicepresidente della Commissione dell’Unione Europea, Raffaele Fitto, ha salutato l’Assemblea e ribadito l’impegno per un’Europa più competitiva: “ANIA è un interlocutore solido. È attraverso il dialogo che possiamo creare un ambiente normativo stabile e favorevole. Stiamo costruendo una bussola della competitività, promuovendo la semplificazione e rilanciando l’Unione dei mercati dei capitali per trattenere i risparmi europei nei nostri territori”. Fitto ha ringraziato Liverani per il lavoro svolto e ha auspicato una cooperazione sempre più stretta tra istituzioni europee e realtà produttive.
Signorini (IVASS): “Protezione vera solo se le compagnie calibrano l’offerta con responsabilità”
Le conclusioni della giornata sono state affidate a Luigi Federico Signorini, presidente dell’IVASS, che ha apprezzato la relazione “ampia e articolata” del presidente Liverani. Signorini ha scelto di concentrarsi su due grandi tendenze con impatto sul settore: demografia e tecnologia. “Non parlerò della tendenza climatica – ha detto – ma voglio ricordare che l’assicurazione obbligatoria per le imprese contro le calamità naturali è una misura che IVASS auspicava da tempo”.
Signorini ha aggiunto due considerazioni fondamentali: “Siamo in stretto contatto con le compagnie per definire i limiti di tolleranza al rischio: ci sono impostazioni concettuali diverse che richiedono valutazioni attente. Inoltre, è essenziale che le compagnie calibrino con rigore e responsabilità la propria offerta, tenendo conto delle esigenze specifiche delle controparti, grandi o piccole”. Solo così, ha concluso, “l’obbligo normativo sarà un’opportunità reale di protezione e non un onere formale. Una risposta concreta per acquisire sicurezza e garantire capacità di ripartenza anche nelle situazioni più difficili”.