Le assemblee societarie a distanza continueranno a essere una realtà anche nel 2025. Con l’approvazione del decreto Milleproroghe, il governo ha deciso di estendere fino al 31 dicembre 2025 la possibilità per le società di capitali e gli enti di tenere riunioni e assemblee in modalità telematica, senza la necessità della presenza fisica dei partecipanti. Una misura nata in risposta all’emergenza sanitaria e che, negli anni, si è trasformata in uno strumento stabile per garantire flessibilità e continuità operativa.
Assemblee societarie online prorogate fino al 2025: il Milleproroghe estende la modalità telematica
L’obiettivo della proroga è duplice. Da un lato, mantenere attivo un sistema che ha semplificato il lavoro degli organi societari e reso più efficiente la partecipazione di soci e azionisti, soprattutto nelle realtà con una governance complessa. Dall’altro, assicurare una gestione più fluida degli incontri decisionali, senza gli ostacoli logistici legati alla necessità di incontri in presenza.
Un’eredità della pandemia diventata la norma
L’introduzione delle assemblee online risale al 2020, quando, con il Decreto Cura Italia, il governo aveva autorizzato per la prima volta la possibilità di svolgere le riunioni degli organi societari in modalità completamente telematica. La misura, pensata inizialmente per rispondere alle limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria, è stata progressivamente prorogata negli anni, dimostrando la sua efficacia ben oltre il contesto pandemico.
Il ricorso alle assemblee a distanza si è rivelato un’opportunità non solo per superare le restrizioni sanitarie, ma anche per snellire le procedure burocratiche e ridurre i costi legati agli spostamenti e alla logistica delle riunioni in presenza. Una possibilità che molte imprese hanno scelto di mantenere anche dopo la fine delle restrizioni, trovando nelle modalità digitali un supporto efficace per la governance aziendale.
Chi beneficia della proroga?
L’estensione fino al 2025 si applica a tutte le società di capitali e agli enti, permettendo loro di convocare e svolgere le assemblee in via telematica, anche se l’atto costitutivo o lo statuto non lo prevedono espressamente. Questo significa che anche le società che non hanno mai modificato i propri regolamenti interni possono continuare a sfruttare questa possibilità senza dover intervenire sulle norme statutarie.
Per le società con una compagine azionaria diffusa, l’assemblea a distanza rappresenta una soluzione particolarmente vantaggiosa: facilita la partecipazione anche degli azionisti internazionali e riduce i problemi legati agli obblighi di presenza fisica, semplificando il processo decisionale.
Inoltre, le startup e le PMI innovative hanno trovato nelle assemblee telematiche uno strumento utile per abbattere i costi di gestione, potendo contare su un metodo rapido ed efficace per riunire i soci e deliberare su questioni strategiche.
Le reazioni del mondo imprenditoriale
L’estensione della misura è stata accolta positivamente dalle associazioni di categoria e dagli operatori del settore. Secondo diversi esperti, il modello delle assemblee digitali rappresenta ormai una best practice consolidata, che potrebbe diventare una soluzione definitiva anche oltre la nuova scadenza fissata per il 31 dicembre 2025.
Alcuni osservatori sottolineano, però, la necessità di stabilire norme chiare e uniformi per garantire la sicurezza delle votazioni e la piena trasparenza del processo decisionale. Se da un lato le tecnologie digitali permettono un accesso più ampio e immediato agli incontri, dall’altro emergono questioni legate alla protezione dei dati e all’identificazione dei partecipanti, soprattutto nei casi in cui le assemblee riguardino decisioni particolarmente delicate.
Un futuro sempre più digitale per la governance societaria
La proroga delle assemblee online fino al 2025 conferma che il mondo delle imprese sta evolvendo verso una gestione sempre più digitalizzata e flessibile. Se in passato la presenza fisica era un requisito imprescindibile per le riunioni degli organi sociali, oggi la possibilità di collegarsi da remoto è diventata una normalità per molte aziende.
Con l’aumento dell’utilizzo di strumenti di videoconferenza e la progressiva diffusione di piattaforme dedicate alla corporate governance, il concetto di assemblea societaria sta cambiando in modo profondo. La prossima sfida sarà quella di trovare un equilibrio tra le esigenze di semplificazione e la necessità di garantire un processo decisionale trasparente e sicuro.
Per ora, con il Milleproroghe, la possibilità di svolgere assemblee digitali è garantita per altri due anni. Ma il percorso sembra ormai tracciato: la governance aziendale del futuro sarà sempre più flessibile, digitale e interconnessa.