Assoturismo Confesercenti: "In estate previsti 23,5 milioni di pernottamenti in più rispetto al 2021"

- di: Daniele Minuti
 
L'estate che si è appena aperta sarà la prima praticamente senza restrizioni dopo lo scoppio della pandemia e le prospettive per il settore del turismo in Italia sembrano essere positive, come dimostra un'indagine di Assoturismo Confesercenti.

Con l’arrivo del solstizio, inizia ufficialmente l’estate, questa volta (quasi) senza restrizioni. Ma per il turismo la stagione è già partita da tempo, e con buone prospettive: tra giugno e agosto, si prevedono 44,7 milioni di arrivi e un totale di 187,7 milioni di pernottamenti, 23,5 milioni in più rispetto al 2021.

Indagine di Assoturismo Confesercenti su un campione di 1.589 imprenditori della ricettività in Italia

Il report è stato realizzato dal Centro Studi Turistici di Firenze, su un campione di 1.589 imprenditori del settore: le previsioni stimano 44,7 milioni di arrivi, per un totale di 187,7 milioni di pernottamenti, dato in crescita di 23,5 milioni rispetto alla scorsa estate.

Le percentuali di crescita degli arrivi e dei pernottamenti stimati sul 2021 sono quindi del 16,6% e 14,3%, grosso miglioramento che però non permette di arrivare ai livelli registrati nel 2019, ultimo anno prima della pandemia verso cui c'è ancora un -12,2% a livello di presenze.

Fondamentale la ripresa del turismo dall'estero, le cui presenze aumentano del 25,7% rispetto allo scorso anno per un totale di 72,2 milioni di viaggiatori (dato comunque minore del 28,3% rispetto al 2019) con prevalenza di turisti dai tradizionali mercati europei (Germania, Francia, Olanda, Svizzera, Austria, Gran Pretagna, Belgio, Paesi dell'Est, Spagna e Scandinavia) mentre la crescita importante per il mercato extraeuropeo è quella statunitense.

Anche gli italiani preferiscono restare nello Stivale per le vacanze all'estero, col turismo domestico che sale del 2,3% sul 2019 (115,5 milioni di viaggiatori) e con la quota di mercato della domanda italiana che rappresenta il 61,6% del totale contro il 38,4% di quella estera (3 anni fa, le quote erano del 52,9% e del 47,1%).

L'aumento maggiore dei flussi sarà registrato dalle imprese ricettive di città d'arte e d'affari (+23,2%) insieme alle località di lago (+22,3%). Bene le imprese di aree rurali e collina oltre che le località termali (+19,8% e +14,6%) mentre la variazione prevista per quelle delle località marine e montale è di un +9%. Diffusa la salita della domanda in tutto il Paese, col Nord Ovest e Nord Est che prevedono rispettivamente un +16,5% e +14,4% e Centro e Sud-Isole che stimano un +13%.

Vittorio Messina, presidente di Assoturismo Confesercenti (nella foto), ha commentato: "Le imprese del turismo si aspettano molto dal trimestre estivo. L’estate 2022 si prospetta come una vera e propria boccata di ossigeno dopo due anni di enorme difficoltà, con migliaia di attività che hanno chiuso definitivamente i battenti. Certo speravamo in un contesto meno complicato tra conflitto in Ucraina, aumento di costi fissi e bollette e, soprattutto, mancanza di personale. Se la domanda di lavoratori non riuscirà ad essere soddisfatta, sono a rischio l’offerta di servizi e 6,5 miliardi di euro di spesa turistica nel nostro Paese. A questo si aggiungono le cancellazioni dei voli estivi da parte delle compagnie aeree low cost: un fenomeno inqualificabile che crea un danno enorme a viaggiatori e imprese e sul quale è necessario intervenire con urgenza".
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