Negli ultimi anni Bancomat ha trasformato il proprio ruolo da semplice circuito di pagamento a piattaforma tecnologica avanzata, capace di competere con i giganti internazionali. Nell’intervista Burlando spiega come l’azienda stia lavorando per estendere i pagamenti al resto d’Europa, lanciare soluzioni innovative come le stablecoin di sistema e potenziare i servizi digitali con Bancomat Pay. Si parla anche di nuove partnership strategiche, come quella con Nexi, e di un futuro sempre più cashless per cittadini, banche e imprese italiane.
Fabrizio Burlando (Bancomat): "Vogliamo diventare la moneta digitale degli italiani"
Bancomat è ormai il punto di riferimento degli italiani per i pagamenti cashless. Dottor Burlando, come siete arrivati a questo risultato?
Innovazione costante, partnership strategiche, interoperabilità su scala internazionale e una visione chiara basata sulla volontà di diventare la moneta digitale degli italiani ci hanno permesso di costituire un punto di riferimento non solo per l’economia ma per la società italiana. Oggi Bancomat è una vera e propria piattaforma, molto più di un circuito o di un’infrastruttura di collegamento ed è un partner fondamentale per il sistema bancario anche in termini di innovazione. Siamo un unico brand che unisce carte, pagamenti digitali e A2A in un solo ecosistema, unico in Europa.
Negli Usa si stanno affermando prepotentemente strumenti come la blockchain e le stablecoin. Come vi ponete rispetto a queste nuove tendenze tecnologiche?
Il mondo digitale è uno dei pilastri della nostra strategia e, in questo senso, siamo assolutamente interessati a essere protagonisti di un processo di avvicinamento dell’Italia e dell’Europa, deciso ma rigoroso, verso il mondo delle stablecoin. Una stablecoin di sistema, interoperabile, utilizzabile da tutte le banche italiane in totale sicurezza e, in accordo progressivo con tutta Europa, con un unico standard e una grandissima scala dimensionale. I vantaggi sono innegabili perché le stablecoin usano la blockchain, un sistema efficientissimo di tracciamento che permette di scambiare istantaneamente denaro in tutto il mondo. Si potrebbe ridurre il costo dei pagamenti internazionali dal 5% a una frazione di questa cifra. Inoltre, la blockchain può permettere di accedere a forme di risparmio sicure e redditizie, ad esempio i BTP, dando la possibilità di negoziare i titoli di Stato - sicuri anche per i consumatori retail - in tagli piccoli oggi inesistenti, con grandi vantaggi anche per il Tesoro.
Bancomat è membro fondamentale dell’alleanza EuroPA. A che punto siamo con la costruzione di un circuito europeo dei pagamenti? Perché è così importante?
Un capitolo importante della nostra strategia di crescita, oltre al rapporto con le banche, è il concetto di interoperabilità. Infatti, entro pochi mesi con Bancomat sarà possibile pagare al POS anche all’estero, senza passare da circuiti di terze parti. È un percorso lanciato da tempo e ormai vicino al traguardo: sul trasferimento di denaro istantaneo ci siamo già collegati a Spagna e Portogallo, e a breve entreremo in altri otto Paesi tra cui Grecia e Polonia, e stiamo trattando con Francia e Germania. Posso dire che entro il 2026 saremo utilizzabili in tutta l’Unione Europea anche per gli invii di denaro peer-to-peer, un servizio attesissimo, ad esempio dagli studenti Erasmus, che hanno già iniziato a sperimentare con il nostro primo collegamento con Bizum in Spagna.
In un mercato dei pagamenti sempre più digitale e competitivo, quale ruolo gioca Bancomat Pay e quali elementi lo rendono distintivo?
Bancomat Pay è uno strumento sul quale puntiamo molto ed è una testimonianza del costante sforzo in termini di innovazione da parte di Bancomat. Abbiamo annunciato poche settimane fa per esempio, il lancio di BANCOMAT Club, il nuovo programma fedeltà che coinvolge in modo innovativo i consumatori assieme a banche, partner e merchant di eccellenza, con l’obiettivo di valorizzare l’utilizzo quotidiano dei pagamenti e trasferimenti digitali e rafforzare la relazione con gli italiani. Grazie a BANCOMAT Club, gli utenti possono accedere a vantaggi esclusivi, iniziative promozionali e premi dedicati, semplicemente utilizzando Bancomat Pay. Il programma è aperto a tutte le banche aderenti e ai merchant partner, con l’obiettivo di creare meccaniche di fidelizzazione immediate e trasparenti.
Quali sono le tappe che aspettano Bancomat nei prossimi mesi?
Sicuramente puntiamo a continuare sul percorso di rafforzamento dell’interoperabilità su scala europea con l’auspicio di arrivare presto a una piattaforma europea di pagamenti realmente integrata e alternativa a Visa e Mastercard. Stablecoin e monete digitali sono un altro ambito in cui non possiamo permetterci di rimanere indietro. Inoltre, saremo vigili su eventuali acquisizioni in grado di portare a Bancomat nuovo valore aggiunto, come quella realizzata con Flowpay, e su altri accordi strategici come quelli con Nexi, che ci permettono di consolidare le nostre connessioni su un’unica rete per rendere i nostri strumenti digitali ancora più veloci, convenienti e sicuri. Altri esempi di accordi strategici sono quelli con PagoPA, per i pagamenti verso la Pubblica Amministrazione, da dicembre anche direttamente da app BANCOMAT e quello per il pagamento contactless del pedaggio autostradale utilizzando Bancomat.