Da Atlantia a Mundys. Benetton, un progetto di innovazione e discontinuità

- di: Redazione
 
Atlantia, l'holding della famiglia Benetton, cambia nome, diventando Mundys. Ma non è un restyling o un semplice cambio di denominazione, come ha voluto sottolineare Alessandro Benetton, presidente di Edizione: "L'idea non è rinnegare le proprie radici ma sancire una nuova forma di identità". L'annuncio è stato dato oggi nel corso dell'evento ''New Journey'', che si è svolto a Milano.

Da Atlantia a Mundys. Benetton, un progetto di innovazione e discontinuità

Benetton ha detto che ''non si tratta assolutamente di un vestito nuovo su un corpo vecchio, ma di sancire un progetto studiato da più di un anno, un progetto che è fatto di innovazione e discontinuità. Abbiamo voluto guardare lontano''.

Mundys, quindi, nasce con obiettivi ben precisi. ''L’ambizione di Mundys - ha spiegato ancora Benetton -, che nasce in Italia per competere in tutto il mondo, è quella di gestire e realizzare infrastrutture sostenibili e innovative, migliorando l’attrattività dei territori e semplificando la vita delle persone in movimento. E’ questo lo spirito più vero della nuova realtà che abbiamo creato insieme alle lavoratrici e ai lavoratori che, ogni giorno, operano al servizio di milioni di viaggiatori".

Benetton ha anche spiegato la ''genesi'' di Mundys, dicendo che la sua ''nascita è, da un lato, la conclusione di un anno di lavoro nel quale abbiamo portato avanti un profondo cambiamento e una forte discontinuità dei valori e del business. Dall’altro è l’avvio di un nuovo capitolo della nostra storia imprenditoriale, che vogliamo scrivere con i nuovi partner di Blackstone e le nuove professionalità che si sono unite al Gruppo, apportando valore aggiunto sul fronte dello sviluppo internazionale, dell’innovazione e della crescita sostenibile".

E per Mundys ci sono traguardi importanti anche nel breve periodo. L'obiettivo, si legge in una nota, è quello di ''diventare, in 5 anni, il primo gruppo mondiale del settore infrastrutturale, investendo in innovazione, sostenibilità e qualità dei servizi al passeggero". Mundys oggi è presente in 24 Paesi e gestisce, ogni anno, 3 miliardi di transiti di automezzi leggeri e pesanti, 60 milioni di passeggeri aeroportuali, 7,5 milioni di clienti Telepass, oltre che i sistemi di traffico di 600 grandi città, tra cui Londra, Miami, Singapore, Bogotà. I dipendenti sono oltre 23.000 i dipendenti, di cui circa 6.000 solo in Italia.

Il nuovo Ceo, ha quindi anticipato Benetton, ''è già stato individuato e arriverà 'presto, a stretto giro di posta' e sarà una persona, una risorsa di questa orchestra, con cui vogliamo suonare molto bene''.
Il presidente di Mundys, così come lo era di Atlantia, Giampiero Massolo, ha spiegato che ''l'obiettivo che abbiamo davanti ora è di completare la nostra trasformazione in un operatore mondiale di mobilità integrata e sostenibile, in grado di gestire non solo le infrastrutture, ma tutte le diverse fasi di viaggio delle persone e dei passeggeri, con tecnologie e servizi efficienti e di qualità, riducendo inoltre le emissioni dirette e indirette. Oggi un viaggiatore può partire dall’aeroporto di Fiumicino, atterrare a Nizza, viaggiare in auto da Parigi verso il nord della Francia, dirigersi verso il Regno Unito attraversando il tunnel sotto La Manica, guidare per le strade di Londra, ritornare e pagare il parcheggio con Telepass''.
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