Banca Ifis: Utile netto a €80,2 mln (+53,2%), riviste al rialzo le stime per il 2021

- di: Daniele Minuti
 
Banca Ifis ha reso noti i dati per i primi nove mesi del 2021, risultati che mostrano una crescita a doppia cifra per quanto riguarda i ricavi, saliti fino a 449,2 milioni di euro (+39,6% su base annuale, massimo risultato storico al netto della PPA). 

Banca Ifis: utile netto a 80,2 milioni nei primi nove mesi dell'anno, guidance rivista al rialzo

Questo traguardo è stato reso possibile grazie al forte sviluppo di attività nel portafoglio commerciale e alle grandi performance nel campo NPL. Viaggiano spediti anche gli utili, nonostante nuovi accantonamenti prudenziali per assorbire lo scadere delle misure di sostegno pubbliche.  L'utile netto di pertinenza della capogruppo arriva a 80,2 milioni di euro (+53,2% rispetto ai 52,3 milioni nello stesso periodo dello scorso anno) mentre il CET1, calcolato escludendo l’utile dei primi nove mesi, si attesta a 11,68% (in crescita rispetto all'11,29% del 2020).

Solo ieri era stato annunciato il raggiungimento dell'obiettivo annuo per l'acquisto di 3 miliardi di euro in portafogli NPL e oggi la banca alza le stime prevedendo di raggiungere a fine anno un utile netto fra i 90 e i 100 milioni di euro, a fronte del target fra gli 80 e i 90 previsto il 5 agosto 2021, e ricavi fra i 570 e i 590 milioni (partendo dalle stime di 540-260).

Frederik Geertman, Amministratore Delegato di Banca Ifis (nella foto), ha commentato: "I risultati dei primi nove mesi confermano la capacità della Banca di presidiare con efficacia specifici business e di cogliere le opportunità offerte dal mercato in sensibile riprese. L’utile netto di periodo di pertinenza della Capogruppo, pari a 80,2 milioni di euro, va oltre le nostre aspettative; il risultato, calcolato al netto della PPA e delle plusvalenze straordinarie legate alla cessione dell’immobile milanese, è superiore del 25% rispetto allo stesso periodo del 2019 e di circa 5 volte quello del 2020. I ricavi industriali del periodo sono cresciuti a doppia cifra raggiungendo quota 449,2 milioni di euro, sostenuti dal nuovo mix del portafoglio commerciale e dalle ottime performance del Settore Npl. I ricavi, al netto della PPA (pari a 21,5 milioni di euro) hanno registrato il massimo storico. Il trend positivo di questi risultati ci porta a rivedere al rialzo la guidance per il 2021 e a stimare un margine di intermediazione compreso tra 570 e 590 milioni di euro e un utile di esercizio compreso tra 90 e 100 milioni di euro. Tutto questo assumendo uno scenario in progressivo miglioramento, nessuno shock macroeconomico o pandemico e il continuativo supporto dei Governi e delle banche centrali alla ripresa economica. Entrando nel dettaglio, il Settore Commercial & Corporate Banking ha dimostrato di saper adattare rapidamente l’offerta alle esigenze di mercato, grazie alla combinazione di strategia commerciale ed efficienza operativa e tecnologica. Se nel 2020 abbiamo saputo cogliere le opportunità commerciali legate alla forte domanda di mutui garantiti dallo Stato, nel 2021 abbiamo intercettato velocemente e soddisfatto, con prodotti e servizi dedicati, la crescente domanda di factoring legata agli ecobonus e alla ripresa commerciale. Nel periodo è proseguito il processo di digitalizzazione e sviluppo dei servizi business in ottica omnicanale: è in fase di completamento la piattaforma «Ifis4business» per la clientela factoring che verrà estesa a tutti i prodotti a portafoglio entro il primo semestre 2022. Nel mese di novembre sono previsti il completamento della migrazione del ramo d’azienda ex Aigis Banca e, nell’Area Leasing, il lancio di un nuovo portale digitale di vendita per fornitori, commerciali e clienti che permetterà di ottimizzare la gestione della filiera commerciale. Segnali positivi arrivano anche dai crediti in moratoria: il 74% dei nostri clienti ha ripreso regolarmente i pagamenti. I rimanenti crediti in moratoria, pari a 211 milioni di euro, sono principalmente costituiti da crediti in leasing, con sottostante veicoli, beni strumentali e mutui principalmente garantiti dallo Stato. Nei primi nove mesi dell’anno, i recuperi di cassa sui portafogli Npl acquistati hanno raggiunto il massimo storico e si attestano a 252 milioni di euro (+38% rispetto ai 183 milioni di euro dei primi nove mesi 2020) a conferma della resilienza del portafoglio alla crisi. Il 2 novembre abbiamo finalizzato la nostra più grande acquisizione di Npl, rilevando da Cerberus 2,8 miliardi di euro di crediti deteriorati. L’operazione ha consentito di raggiungere in anticipo l’obiettivo di acquisto di portafogli Npl stimato per il 2021, pari a circa 3 miliardi di euro, e fornirà un solido contributo alla profittabilità della Banca nei prossimi anni. Il CET1, calcolato escludendo l’utile dei primi nove mesi, si è attestato a 11,68% in crescita rispetto all’11,29% del 31 dicembre 2020, a conferma delle capacità di Banca Ifis di finanziare la crescita del business. La recente adesione della nostra Banca alla Net-Zero Banking Alliance rafforza ulteriormente il nostro impegno per costruire un futuro più sostenibile e inclusivo e ci permetterà di contribuire fattivamente al raggiungimento dell’obiettivo comune di azzeramento delle emissioni nette entro il 2050".
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