La Banca d’Inghilterra sceglie la via più sicura con un aumento di 25 punti base

- di: Richard Flax, Chief Investment Officer di Moneyfarm
 

La Banca d’Inghilterra sceglie la via più sicura aumentando i tassi di altri 25 punti base. Con il quattordicesimo aumento consecutivo il costo del credito sale al 5,25%. L’aumento dei tassi è lo strumento più comune tra quelli a disposizione di una banca centrale per affrontare un'inflazione ostinata, ma non è privo di conseguenze. Quest’ultime, infatti, sono intenzionalmente dure nei confronti dell'economia, della società e delle imprese, al fine di raffreddare l'attività economica e ridurre i costi.

La BoE oggi avrebbe avuto anche altre due opzioni: un aumento di 50 punti base o una pausa dal ciclo di rialzi. Considerata l'inflazione ostinatamente alta nel Regno Unito, un rialzo di 50 punti base era certamente un’opzione sul tavolo, ma avrebbe inflitto una sofferenza economica più pesante. Con l'economia britannica già in fase di recessione e la crescita piatta, infatti, un aumento di 50 punti base avrebbe esacerbato il declino. Pertanto, la BoE ha deciso di non destabilizzare un’economia già fragile e di escludere un aumento di tassi più consistente.

Nel Regno Unito l'aumento dei tassi avrà un effetto immediato sul mercato immobiliare: gli elevati costi di finanziamento stanno escludendo molti acquirenti che si affacciano per la prima volta a questo mercato, e chi ha contratto un mutuo a tasso variabile vede aumentare notevolmente le rate mensili. Questo ha raffreddato la domanda e i prezzi delle case hanno registrato il calo più consistente degli ultimi 14 anni: secondo un rapporto della Nationwide Building Society, i valori degli immobili sono diminuiti del 3,8% a luglio.

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