Banco dell'Energia onlus lancia un piano triennale per combattere la povertà energetica

- di: Daniele Minuti
 
Banco dell'Energia, la onlus nata con l'obiettivo di aiutare le famiglie in condizioni di crisi energetica, ha elaborato un piano di sviluppo triennale al 2024 da 2 milioni di euro, in modo da sostenere i nuclei in difficoltà e dare il via a percorsi formativi di risparmio energetico tramite oltre 30 progetti attivati in tutto il Paese.

Banco dell' Energia: piano triennale contro la povertà energetica

A Roma si è riunito il board degli otre 30 firmatari del Manifesto (le nuove entrate sono Edison, Terna, WIT, Fondazione Fiera Milano, Fondazione Francesca Rava, Banco Alimentare e Ircaf - Istituto Ricerche Consumo Ambiente e Formazione) per dare l'ok sui nuovi progetti.

Alcuni di essi sono già in partenza, come "Energia in periferia", in collaborazione con Acea e Federconsumatori Lazio, per aiutare famiglie in situazioni di povertà energetica nel quartiere di Torpignattara, mentre con Edison sarà invece promosso un progetto a sostegno delle famiglie in condizioni di vulnerabilità economica energetica in Calabria.

Giuseppe Gola, Ad di ACEA, ha commentato: "Mai come in questo momento storico c'è bisogno di dare un segnale concreto per combattere il fenomeno della povertà energetica. È necessario aiutare le famiglie in difficoltà che non riescono a pagare le bollette di luce e gas a causa dell'aumento dei prezzi per la complessa situazione congiunturale. Per questo abbiamo aderito al progetto 'Energia in periferia' che ci fa molto piacere parta proprio dalle periferie di Roma, città a cui Acea è particolarmente legata. Mi auguro che quest'iniziativa possa diventare un esempio virtuoso ed essere replicata in altre realtà italiane".

Nicola Monti, Ad di Edison, ha aggiunto: "La povertà energetica è un fenomeno che colpisce maggiormente coloro che vivono nel Sud del Paese. Per questo motivo con la nostra adesione al Manifesto Insieme per contrastare la povertà energetica abbiamo voluto dedicare un progetto specifico alla Regione Calabria. Il nostro contributo alle famiglie e ai soggetti vulnerabili si sostanzierà attraverso un sostegno economico per il pagamento delle bollette e un vero e proprio affiancamento dei TED Tutor per l'Energia Domestica per favorire una maggiore consapevolezza sui consumi energetici di queste famiglie".

Marco Patuano, presidente di A2A e del Banco dell'energia (nella foto) ha commentato: "I rincari registrati nella prima parte dell' anno sono stati spinti dal prezzo del gas naturale e a cascata su quello dell' elettricità portando molte famiglie in difficoltà su entrambi i fronti. Gli interventi del governo e la fine dell' inverno stanno calmierando i prezzi. Nel complesso, però, parliamo di micro-risparmi che rappresentano una boccata d' ossigeno per le famiglie in termini di costi, ma che non risolvono a monte il problema della povertà energetica che è ulteriormente cresciuto con la pandemia, aggravandosi in seguito alle attuali tensioni geopolitiche. Il Banco dell' energia esiste da tanti anni, ma solo oggi ci accorgiamo della sua esistenza perché il fenomeno è diventato importante. In sei anni, sono stati investiti oltre 6 milioni di euro in progetti concreti. Ieri è stata la seconda giornata in cui gli iscritti al Manifesto si sono incontrati per mettere a fattore comune ricerca scientifica e progettualità con il lancio del nuovo programma di raccolta fondi che utilizzeremo con i nostri partner per finanziare iniziative su scala nazionale. Naturalmente, A2A parteciperà in prima persona in ogni progetto. Col banco ci sono due categorie di "alleati", la prima è costituita da operatori del mondo dell' energia e multiutility (come Acea, Acquedotto Pugliese, Edison, Hera, Iren o Terna, ndr ) o altri gruppi della filiera come Philips o Leroy Merlin che si sono impegnati, insieme ad A2A, a contrastare la povertà energetica con risorse, strumenti e know how; la seconda è costituita da partner come Banco Alimentare, Caritas, Comunità di Sant' Egidio, Croce Rossa, Legambiente che ci aiutano a realizzare i progetti".

Il bisogno esisteva di un intervento era latente ma c'era da molto tempo, adesso, come spiegato da Patuano, occorre "lavorare tutti insieme per contribuire a ridurre la povertà energetica che sta interessando anche soggetti che finora non avevano mai avuto a che fare con il bisogno e questo crea un vero e proprio choc perché sono persone meno preparate ad affrontarlo".

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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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