Bcc Roma: nell’ultimo anno crescono impieghi (+3,7%) e raccolta allargata (+3,9%) in tutta l’area di Roma

- di: Barbara Leone
 
Sono oltre 400 le persone che hanno partecipato alla riunione della Banca di Credito Cooperativo di Roma con i soci della zona Roma Est tenutasi il 12 gennaio scorso presso il Teatro di Tor Bella Monaca di Roma. L’incontro è il settimo delle tredici riunioni locali calendarizzate, che si concluderanno a ridosso dell’assemblea generale, prevista per maggio 2023. Un appuntamento, quello a Tor Bella Monaca, che ha rivestito una particolare importanza proprio perché in questa area (e precisamente a Borgata Finocchio) nacque nel 1954 quella che allora era chiamata la Cassa Rurale ed Artigiana dell’Agro Romano. L’iniziativa fu presa da 38 soci, convinti che una Cassa fosse indispensabile per l’emancipazione economica di questa lontana zona periferica, dove altri grandi istituti bancari non avevano interesse ad andare e dove la piccola impresa, le famiglie e gli artigiani avevano bisogno di una interlocuzione creditizia seria, concreta e, soprattutto, solidale.

Bcc Roma: nell’ultimo anno crescono impieghi e raccolta allargata

Il capitale sottoscritto era di 704.000 lire e il primo Presidente fu Elio Cherubini. Dal 1954 la crescita è stata continua. Basti pensare che nell’ultimo anno, nell’area metropolitana di Roma, gli impieghi hanno raggiunto quasi 5 miliardi di euro (+3,7% sul 2021) e la raccolta allargata ha toccato quota 7,4 miliardi (+3,9% sul 2021), a conferma, dunque, di una presenza articolata e concreta al fianco di piccole e medie imprese e famiglie. Di questi, nella zona Roma Est sono stati 1,1 miliardi gli impieghi e 1,3 miliardi la raccolta allargata. Nello stesso periodo i Comitati Locali dei Soci Bcc Roma operanti nell’area Roma Est hanno riconosciuto oltre 150mila euro a fondo perduto, dei quali quasi 74mila euro sono stati donati per attività di beneficienza a parrocchie, enti di volontariato, associazioni impegnate nel sociale e circa 77mila sono stati invece erogati per eventi di promozione sul territorio. I soci della zona Roma Est sono oltre 4.300, mentre quelli complessivi della città di Roma sono 17.153.

“Siamo fermamente convinti
- ha detto Maurizio Longhi, nominato Presidente della Bcc di Roma lo scorso 25 maggio - che il nostro modo di fare banca, essere cioè un presidio localistico ancorato ai borghi e alle città in cui siamo presenti, sia ancora vincente, soprattutto in una fase di sfavorevole congiuntura economica come quello che stiamo vivendo. Questa riunione è stata anche l’occasione “per ringraziare di persona i soci della fiducia che stanno riponendo nella Banca e per garantire tutto il mio impegno affinché la Bcc di Roma rimanga un punto di riferimento per famiglie e piccole imprese, mantenendo vivo quello spirito originario che ne ha caratterizzato gli ultimi 69 anni di storia, a partire proprio da questa zona dove tutto è iniziato nel 1954”.

Nel corso della riunione è stato dato ampio spazio agli interventi del pubblico ed è stato illustrato il positivo andamento della Banca. Al 30 settembre 2022 Bcc Roma conta infatti su una raccolta allargata di 14,1 miliardi (+2,5% rispetto all’anno precedente) e impieghi alla clientela per 10 miliardi (+5,4%). L’attivo dello Stato Patrimoniale è superiore a 15 miliardi. Al 30 giugno 2022, inoltre, i Fondi Propri ammontano a 873 milioni e il Cet1 ratio risulta pari al 18,96%. Negli ultimi dieci anni i volumi intermediati hanno mostrato una dinamica di crescita continua: la raccolta totale e gli impieghi sono aumentati rispettivamente del 72% e del 92%. Nella classifica 2022 di Mediobanca, peraltro, Bcc di Roma è entrata per la prima volta nella top 20 delle banche italiane, confermandosi nuovamente al primo posto tra le banche di Credito Cooperativo per totale attivo, impieghi, raccolta, patrimonio netto, utile netto, numero sportelli. Longhi ha concluso affermando che saranno i giovani il perno attorno al quale ruoterà il suo mandato: “Sono loro - ha sottolineato - che dovranno traghettare il nostro Paese verso un modello di sviluppo economico sostenibile e inclusivo. Per questo, ha concluso Longhi, tra i suoi obiettivi futuri Bcc di Roma si è posto quello di stimolare la partecipazione e l’avvicinamento dei suoi soci under 40, che sono in tutto oltre 5mila”. Tra le autorità locali presenti alla riunione, Nicola Franco, Presidente del Municipio Roma VI delle Torri, Simone Coccia, Presidente del Consiglio comunale di Palestrina e Umberto Capoleoni, Vice Sindaco di Palestrina. La prossima riunione è prevista per il 2 febbraio presso l’Auditorium Parco della Musica, e riunirà i soci romani delle zone Centro, Nord Ovest e Sud Est.

La Banca di Credito Cooperativo di Roma è la prima banca di Credito Cooperativo in Italia. Fondata nel 1954 con il nome di Cassa Rurale ed Artigiana dell’Agro Romano, opera nel Lazio, nell’Abruzzo interno, in Veneto e in Molise con 186 agenzie e oltre 150 servizi di tesoreria. I soci sono oltre 40mila.

BCC Roma fa parte del Gruppo Bancario Iccrea, il più grande gruppo bancario cooperativo italiano.

Nella classifica 2022 di Mediobanca, BCC di Roma entra per la prima volta nella top 20 delle banche italiane, confermandosi nuovamente al primo posto tra le banche di Credito Cooperativo per totale attivo, impieghi, raccolta, patrimonio netto, utile netto, numero sportelli.

Al 30 settembre 2022 BCC Roma conta su una raccolta allargata di 14,1 miliardi (+2,5% rispetto all’anno precedente) e impieghi alla clientela per 10 miliardi (+5,4%). L’attivo dello Stato Patrimoniale è superiore a 15 miliardi. Al 30 giugno 2022 i Fondi Propri ammontano a 873 milioni e il CET1 ratio risulta pari al 18,96%. Negli ultimi dieci anni i volumi intermediati hanno mostrato una dinamica di crescita continua: la raccolta totale e gli impieghi sono aumentati rispettivamente del 72% e del 92%.

La Banca nella sua attività si ispira ai principi fondanti della cooperazione, quali la mutualità e la solidarietà, che si concretizzano nell’orientamento al cliente e nel radicamento sul territorio di riferimento, contribuendo a promuovere il benessere delle comunità dove opera e il loro sviluppo economico e culturale attraverso un’attiva azione di responsabilità sociale.

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