Il Governo è al lavoro su una nuova proroga ed estensione del bonus sociale per le bollette, la misura destinata a sostenere le famiglie a basso reddito nel pagamento di luce e gas. L’intervento sarà inserito nel prossimo decreto energia, con l’obiettivo di mitigare l’impatto degli aumenti previsti nei prossimi mesi e garantire maggiore equità nell’accesso alle agevolazioni.
Bollette, verso l’estensione del bonus sociale: le novità allo studio
Il bonus sociale è attualmente riconosciuto automaticamente ai nuclei familiari con un ISEE inferiore a 9.530 euro, soglia che sale a 20.000 euro per le famiglie numerose con almeno quattro figli a carico. Tuttavia, con il nuovo provvedimento, il Governo punta a:
Estendere la platea dei beneficiari, innalzando il limite ISEE per permettere a più famiglie di accedere agli sconti in bolletta;
Rafforzare il meccanismo di erogazione, evitando ritardi nei riconoscimenti e garantendo un’applicazione più uniforme;
Introdurre correttivi per le fasce più deboli, prevedendo un potenziamento del beneficio per chi si trova in condizioni di povertà energetica.
L’esecutivo sta inoltre valutando l’ipotesi di una misura straordinaria per il primo semestre 2024, che potrebbe prevedere un aumento temporaneo degli sconti per contrastare eventuali rincari nei mesi più freddi.
Il nodo delle risorse
Uno dei temi più delicati resta il finanziamento dell’intervento. Il bonus sociale è attualmente coperto attraverso un fondo alimentato da specifiche componenti delle bollette energetiche e da risorse stanziate nella Legge di Bilancio. Tuttavia, l’ampliamento della platea dei beneficiari richiederà nuove risorse, che potrebbero essere reperite:
Attraverso un rifinanziamento diretto del fondo tramite il decreto energia;
Mediante meccanismi di compensazione con le entrate derivanti dai proventi delle aste CO₂;Con una possibile revisione delle agevolazioni per le imprese energivore, per riequilibrare il sistema di aiuti.
Le reazioni politiche
L’annuncio di una possibile estensione del bonus ha già suscitato reazioni nel mondo politico. Le opposizioni chiedono che la misura venga resa strutturale e non sia soggetta a rinnovi periodici, evitando così incertezze per le famiglie. Alcuni esponenti della maggioranza, invece, sottolineano la necessità di mantenere l’intervento mirato solo alle fasce più vulnerabili, senza appesantire i conti pubblici.
Anche le associazioni dei consumatori hanno accolto positivamente l’ipotesi di una proroga, ma chiedono al Governo di accompagnarla con misure più incisive per contrastare la speculazione sui prezzi dell’energia e garantire maggiore trasparenza nei costi in bolletta.
Quando arriverà il decreto?
Il testo del decreto energia dovrebbe essere discusso in Consiglio dei Ministri entro la prima metà di marzo, per poi passare all’iter parlamentare. L’obiettivo è garantire la continuità del bonus sociale senza interruzioni, così da evitare disagi per le famiglie già beneficiarie.
Nel frattempo, si attende la pubblicazione delle nuove tariffe Arera per il secondo trimestre dell’anno, che potrebbero influenzare le decisioni finali del Governo sulla portata degli interventi. L’incognita resta l’andamento del mercato energetico: un eventuale rialzo dei prezzi potrebbe rendere necessarie misure ancora più incisive per proteggere i consumatori più fragili.