Borse: chiusura di settimana incerta sui mercati asiatici

- di: Redazione
 
Le borse asiatiche hanno avuto oggi, in chiusura di settimana di contrattazioni, una giornata contrastata.
Il Nikkei 225 di Tokyo ha guadagnato lo 0,7% a 33.690,11. I mercati cinesi hanno registrato un arretramento dopo i recenti guadagni guidati dalle aspettative di un maggiore sostegno da parte del governo agli sviluppatori immobiliari, settore da tempo in crisi a causa dell'enorme esposizione debitoria. Come è accaduto per le azioni di Country Garden, (una delle più grandi realtà tra gli sviluppatori immobiliari) che hanno perso il 6,7% dopo aver guadagnato il 16% ieri.

Borse: chiusura di settimana incerta sui mercati asiatici

A Hong Kong l'indice Hang Seng è sceso dell'1,4% a 17.663,08. L'indice Shanghai Composite ha perso lo 0,5% a 3.047,23. Il Kospi della Corea del Sud è sceso dello 0,5% a 2.501,09, mentre l'indice S & P/ASX 200 australiano ha guadagnato lo 0,2% a 7.045,80.
A Bangkok, il SET è sceso dello 0,4%, mentre il Taiex di Taiwan è sceso dello 0,1%.

Ieri, in Europa, si sono registrati aumenti generalizzati, in un contesto di scambi ridotti. Il DAX tedesco ha guadagnato lo 0,2% a 15.994,73 e anche il CAC 40 di Parigi è salito dello 0,2% a 7.277,93. Il FTSE 100 britannico è salito dello 0,2% a 7.483,58. Milano ha aperto oggi in terreno positivo, a + 0,28%.
Oggi Wall Street lavorerà solo in mattinata, prima del Ringraziamento.

L'attenzione degli investitori è ora concentrata sulla grande distribuzione, tra l’inizio non ufficiale della stagione dello shopping natalizio con il Black Friday e il timore che la diminuzione dei risparmi determini un calo della spesa.
Gli ultimi risultati trimestrali di una serie di rivenditori, da Walmart a Best Buy a Saks Fifth Avenue, suggeriscono un indebolimento della propensione dei consumatori alla spesa anche se l’inflazione si attenua e l’occupazione rimane solida.
il petrolio greggio di riferimento statunitense ha perso 64 centesimi a 76,46 dollari al barile nel commercio elettronico sul New York Mercantile Exchange.

Il greggio Brent, lo standard di prezzo internazionale, è rimasto invariato a 81,25 dollari al barile.
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