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Borse: giornata contrastata in Asia, in attesa delle decisioni delle banche centrali

- di: Redazione
 
Borse: giornata contrastata in Asia, in attesa delle decisioni delle banche centrali
I mercarti borsistici asiatici, così come quello australiano, hanno registrato una giornata contrastata, segnata dall'attesa delle possibili mosse delle banche centrali ancora impegnate nella lotta all'inflazione.
In terreno positivo hanno chiuso lo S&P/ASX 200 australiano, salito di quasi lo 0,1% a 7.365,50, e il Kospi della Corea del Sud (che ha guadagnato meno dello 0,1% a 2.573,58). In calo il giapponese Nikkei 225 (-0,2%, a 28.606,76), l'Hang Seng di Hong Kong (-1,2% a 20.410,16.) e lo Shanghai Composite (- 0,6% a 3.371,66).

Borse: giornata contrastata in Asia, in attesa delle decisioni delle banche centrali

Ieri Wall Street ha chiuso con spostamenti minimi, seppure dopo una giornata che ha assistito a molti scambi. Come dimostra il guadagno dello 0,1%, a 4.154,87, dell'S &P 500. Il Dow Jones Industrial Average è sceso di meno dello 0,1% a 33.976,63 e il Nasdaq Composite è sceso di meno dello 0,1%, a 12.153,41.

Tra i big della borsa, Lockheed Martin è salito del 2,4%, mentre Bank of America ha guadagnato lo 0,6%, dopo avere registrato utili superiori alle previsioni. Diverse società hanno chiuso un calo dopo avere registrato utili inferiori alle aspettative. Goldman Sachs è scesa dell'1,7%, mentre il titolo di Johnson & Johnson è arretrato del 2,8% nonostante abbia registrato un utile più forte del previsto e abbia aumentato il dividendo. L'attesa è ora puntata sui rapporti di molte aziende che saranno resi noti questa settimana, tra le quali AT & T, Tesla e Procter & Gamble. L'inflazione sta rallentando, ma è ancora alta, e gli operatori si aspettano ampiamente che la Fed alzerà nuovamente i tassi alla prossima riunione di maggio.

Nel commercio di energia, il greggio USA di riferimento è sceso di 47 centesimi a 80,39 dollari al barile nel commercio elettronico sul New York Mercantile Exchange. Il greggio Brent, lo standard internazionale, è sceso di 44 centesimi a 84,33 dollari al barile.
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