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Borse: il crollo di Wall Street trascina in basso i mercati asiatici

- di: Redazione
 
Borse: il crollo di Wall Street trascina in basso i mercati asiatici
Il crollo di Wall Street - dopo che il rapporto sull'inflazione americana, all'8,3 % rispetto all'8,1 delle previsioni, ha spento le speranze che il fenomeno possa considerarsi in arretramento - ha trascinato al ribasso le borse asiatiche.
Il benchmark di Tokyo Nikkei 225 ha perso il 2,8% nelle prime contrattazioni di oggi mercoledì, a 27.816,58, mentre l'S &P/ASX 200 di Sydney è sceso del 2,5% a 6.834,80. A Seul, il Kospi ha perso il 2,6% a 2.386,29.
Ieri il Dow ha perso più di 1.250 punti e l'S &P 500 è sceso del 4,3%. Il negativo rapporto sull'inflazione spinge ora gli investitori a pensare che la Federal Reserve aumenti ancora di più i tassi di interesse, facendo crescere i rischi per l'economia. In ribasso anche il Nasdaq, che ha chiuso le contrattazioni perdendo il 5,2%, a 11.633,57.

Le borse asiatiche scendono dopo il crollo di Wall Street

Tutti i titoli dell'S &P 500 (tranne sei) sono andati in terreno negativo, in particolari quelli del comparto tecnologico, considerati più a rischio a causa di tassi più elevati.
Le cattive notizie sullo stato dell'inflazione ha fatto crescere il timore che la Fed, nella riunione della prossima settimana, possa decidere di aumentare il suo tasso chiave a breve termine di tre quarti di punto percentuale, anche se una parte consistente dei trader teme che la Federal Reserve possa addirittura aumentare il tasso di riferimento di un intero punto percentuale.

La Fed ha già alzato il tasso di interesse di riferimento quattro volte quest'anno, con gli ultimi due aumenti di tre quarti di punto percentuale. Il tasso sui fondi federali è attualmente compreso tra il 2,25% e il 2,50%.
Le aspettative per una Fed più aggressiva hanno anche aiutato il dollaro ad aumentare i suoi già forti guadagni per quest'anno. Il dollaro è cresciuto nei confronti di altre valute in gran parte perché la Fed ha alzato i tassi più velocemente e con margini maggiori rispetto a molte altre banche centrali.

Il dollaro rispetto all' yen vale 144,59, in rialzo da 144,57 yen. Il biglietto verde, a 0,9973 cent, ha guadagnato anche sull'euro , con il quale il rapporto precedente era a 0,9969 cent.
I prezzi del petrolio sono aumentati. Il greggio di riferimento statunitense ha aggiunto 38 centesimi a 87,69 dollari al barile al New York Mercantile Exchange. Il Brent è salito di 38 centesimi a 93,55 dollari al barile.
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