I mercati asiatici hanno chiuso la seduta di oggi con un trend positivo, trainati dall’ottimismo sui mercati statunitensi e dalle dinamiche valutarie. Intanto, l’oro continua a segnare nuovi record, superando i 3.016 dollari l’oncia. Ecco un’analisi dettagliata delle performance delle principali Borse asiatiche, delle valute e delle materie prime.
Borse asiatiche: Tokyo guida il rialzo
La Borsa di Tokyo ha chiuso in forte rialzo, con l’indice Nikkei che ha guadagnato l’1,20%, portandosi a 37.845,42 punti. Questo risultato è stato sostenuto dai dati positivi sulle vendite al dettaglio statunitensi, che hanno superato le aspettative, e dalla debolezza dello yen, che favorisce le esportazioni nipponiche. “Il mercato è ottimista, ma molto dipenderà dalle decisioni della Bank of Japan”, ha dichiarato Hiroshi Nakamura, analista di Mitsubishi UFJ Financial Group, in un’intervista rilasciata oggi.
Anche altre Borse asiatiche hanno registrato performance positive:
• Hong Kong: L’indice Hang Seng è salito dello 0,85%, chiudendo a 22.450 punti.
• Shanghai: Il CSI 300 ha guadagnato lo 0,92%, raggiungendo i 4.120 punti.
• Seoul: Il KOSPI è aumentato dello 0,78%, chiudendo a 2.890 punti.
• Mumbai: Il Sensex ha segnato un +0,65%, arrivando a 74.200 punti.
Yen indebolito, attesa per la Bank of Japan
Sul fronte valutario, lo yen continua a perdere terreno. Oggi, la divisa nipponica si è svalutata a 149,80 yen per dollaro e a 163,40 yen per euro. Gli investitori sono in attesa della riunione della Bank of Japan (BoJ), prevista per questa settimana. Tuttavia, gli analisti non si aspettano cambiamenti nei tassi di interesse. “La BoJ manterrà una politica accomodante, almeno fino alla fine dell’anno”, ha affermato Aiko Tanaka, economista di Nomura Securities, in una nota.
Oro: nuovi record a 3.016 dollari l’oncia
Il prezzo dell’oro ha toccato nuovi massimi, con il metallo prezioso spot scambiato a 3.016,78 dollari l’oncia, in rialzo dello 0,54%. Anche i futures sull’oro con consegna ad aprile sono saliti dello 0,64%, raggiungendo i 3.025,20 dollari. “La domanda di oro come bene rifugio rimane forte, soprattutto in un contesto di incertezza geopolitica”, ha commentato James Carter, analista di Goldman Sachs, in un report.
Materie prime: petrolio e metalli in rialzo
Anche altre materie prime hanno registrato performance positive:
• Petrolio: Il Brent è salito dello 0,45%, a 86,50 dollari al barile, mentre il WTI ha guadagnato lo 0,40%, a 82,30 dollari.
• Rame: Il metallo industriale è aumentato dello 0,60%, raggiungendo i 4,20 dollari per libbra.
La focalizzazione dei mercati
I mercati rimangono focalizzati sulle politiche monetarie delle principali banche centrali e sull’andamento dell’economia globale. “I prossimi mesi saranno cruciali per capire la direzione dei mercati”, ha dichiarato Li Wei, economista di HSBC. Intanto, gli investitori continuano a monitorare l’evoluzione delle tensioni geopolitiche e l’impatto sulle materie prime.