Borse: il nervosismo di Wall Street contagia i mercati asiatici

- di: Redazione
 
La giornata confusa di Wall Street ha condizionato i mercati asiatici, che hanno registrato delle oscillazioni dopo che sono stati resi noti i dati sull'inflazione statunitense, che sottolineano un raffreddamento della curva dei prezzi.
Il Nikkei 225 di Tokyo è salito del 2,5%, recuperando i guadagni dopo essere stato chiuso giovedì per una festività nazionale. In rialzo anche Hong Kong e Seul, mentre Shanghai e Sydney hanno chiuso in calo.

Borse asiatiche influenzate dalle tensioni di Wall Street

I mercati hanno avuto una spinta giovedì dopo che un rapporto ha mostrato che l'inflazione americana, a livello di ingrosso, è rallentata più di quanto gli economisti si aspettassero il mese scorso. Peraltro, il fatto che l'inflazione a livello di consumo sia stata più fredda del previsto ha ha suscitato la speranza tra gli investitori che l'inflazione potrebbe essere vicina al picco e che la Federal Reserve sarà meno aggressiva di quanto temuto nell'aumentare i tassi di interesse.

Ma, come hanno detto alcuni funzionari della Fed, l'inflazione è ancora ''dolorosamente alta'', con l'economia che ha dato falsi segnali.
A Tokyo, il Nikkei 225 ha aggiunto 683 punti a 28.503,25 nel trading mattutino. Il Kospi di Seul è salito dello 0,2% e l'Hang Seng di Hong Kong ha guadagnato lo 0,3% a 20.146,93. L'S &P/ASX 200 di Sydney ha perso lo 0,8% a 7.013,00, mentre l'indice Shanghai Composite è scivolato dello 0,2% a 3.276,53. Le azioni sono scese in India, ma sono aumentate a Taiwan.

A Wall Street, l'S &P 500 ha chiuso in ribasso dello 0,1% a 4.207,27 giovedì, ma è ancora in corsa per il quarto guadagno settimanale consecutivo. Il Nasdaq ha ceduto lo 0,6% a 12.779,91 e il Dow è salito dello 0,1% a 33.336,67. L'indice Russell 2000 delle società minori è salito dello 0,3%, a 1.975,26.

Speranze sufficienti per un picco dell'inflazione già raggiunto e l'aggressività della Fed ha fatto sì che l'S &P 500 abbia all'incirca dimezzato le sue perdite rispetto all'inizio dell'anno. È aumentato di oltre il 14% dal minimo di metà giugno.
I titoli tecnologici e altri investimenti, che sono stati i più colpiti all'inizio dell'anno dagli aggressivi rialzi dei tassi della Fed, sono stati tra i più forti e il Nasdaq è salito di oltre il 20% dal minimo di giugno.

Tra i titoli più importanti quelli della Walt Disney sono balzati del 4,7% dopo che la società ha registrato un profitto maggiore per l'ultimo trimestre rispetto alle attese degli analisti.
I rendimenti dei Treasury sono aumentati principalmente giovedì, con il rendimento a 10 anni che è salito al 2,89% dal 2,79% alla fine di mercoledì, una grande mossa.
Il greggio di riferimento statunitense ha perso 46 centesimi a 93,88 dollari al barile nel commercio elettronico sul New York Mercantile Exchange. Il petrolio Brent è sceso di 43 centesimi, a 99,17 dollari al barile.
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