La campagna elettorale entra nel vivo e volano gli stracci

- di: David Lewis
 
È bastata una frase, buttata lì del primo ministro Rishi Sunak, nel corso del primo confronto televisivo con il leader dei laburisti, Sir Keir Starmer, per mandare al macero tutte le buone intenzioni di portare avanti una campagna elettorale all'insegna della correttezza, dell'educazione e, almeno tentandoci, della verità.
Eppure Sunak ha lanciato un siluro - se dovessero vincere i laburisti aumenteranno subito le tasse di duemila sterline le tasse per ciascuna famiglia - che non solo è stato smentito, già davanti alle telecamere, da Strarmer, ma anche dai cosiddetti watchdog delle statistiche, che hanno criticato l'affermazione ritenendola lontana dalla verità.
Nella corsa a chi promette di più e meglio, oggi i conservatori hanno annunciato l’intenzione di raddoppiare la soglia oltre la quale i genitori iniziano a perdere gli assegni familiari, dalle attuali sessantamila sterline a 120 mila. Ovviamente solo nel caso di una loro vittoria.

La campagna elettorale entra nel vivo e volano gli stracci

Una bella promessa, non c'è che dire, ma che fatta oggi, in piena campagna elettorale, sembra una chimera, visto che tutti i sondaggi danni per scontata una durissima sconfitta per i conservatori. Nella ridda di promesse non è che i laburisti siano da meno, quando dicono che, in caso di vittoria, renderanno permanente il programma di garanzia ipotecaria del governo per chi acquista per la prima volta una abitazione. Una misura che si spera possa aiutare 80.000 giovani ad acquistare una casa.

Tornando alla querelle legata alle fantomatiche duemila sterline che, secondo Sunak, i laburisti intendono fare pagare a ciascuna famiglia britannica che abbia un reddito, ha fatto clamore, oltre che l'affermazione del primo ministro, soprattutto la chiosa con cui l'ha accompagnata, dicendo che la cifra è stata calcolata da "funzionari indipendenti del Tesoro".
A bacchettare Sunak ci ha pensato l'Ufficio per la regolamentazione delle statistiche che, quasi con perfidia, ha precisato che chiunque avesse sentito il primo ministro dire che il piano laburista comporterebbe un aumento delle tasse di 2.000 sterline non avrebbe avuto modo di sapere che si trattava di una somma totale in quattro anni.
Aumenti sì, ma non nella misura e nel tempo denunciati da Sunak.

Una pratica, quella di sparare dati a casaccio, che l'Ufficio per la regolamentazione delle statistiche ha stigmatizzato duramente.
Inoltre, fonti del Ministero del Tesoro hanno fatto sapere, a conferma della sorpresa per il modo in cui sono state tirate dentro alla vicenda, che si erano opposte al fatto che i conservatori presentassero la loro accusa come se fosse stata prodotta da funzionari pubblici imparziali.

Starmer, tanto per riportare il confronto su basi di eleganza formale, ha detto che l'affermazione di Sunak era "spazzatura", accusando il primo ministro di avere fatto ricorso a bugie.
Che poi i conservatori abbiano difeso il loro primo ministro era scontato, come il fatto che Sunak, per dare consistenza alle sue affermazioni, ha aggiunto che i laburisti sono "scossi dal fatto che abbiamo esposto i loro piani per aumentare le tasse".
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