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La scelta dell'università rappresenta un passo cruciale per chi aspira a intraprendere una carriera in Medicina. Il Censis ha pubblicato l'edizione 2024/2025 della sua classifica annuale, valutando le università italiane sulla base di vari indicatori, tra cui strutture disponibili, servizi erogati, livello di internazionalizzazione, capacità di comunicazione e occupabilità dei laureati.
Le migliori università per studiare Medicina in Italia secondo la classifica Censis 2025
Top 10 Università Statali di Medicina:
Università di Pavia – Punteggio: 109,5
Università di Milano-Bicocca – Punteggio: 100,5
Università di Bologna – Punteggio: 98
Università di Milano – Punteggio: 95,5
Università di Padova – Punteggio: 92,5
Università di Foggia – Punteggio: 91,5
Università del Piemonte Orientale – Punteggio: 89
Università di Genova – Punteggio: 88,5
Università di Modena e Reggio Emilia – Punteggio: 88,5
Università di Perugia – Punteggio: 88,5
Università Non Statali di Medicina:
Università Vita-Salute San Raffaele di Milano – Punteggio: 98
Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano – Punteggio: 95
Università Campus Bio-Medico di Roma – Punteggio: 91,5
Queste istituzioni si distinguono per l'eccellenza accademica e le opportunità offerte agli studenti. È fondamentale, tuttavia, che ogni aspirante medico consideri anche fattori personali nella scelta dell'ateneo, come la vicinanza geografica, che può influire sui costi e sulla qualità della vita durante gli studi.
Riforma dell'accesso a Medicina 2025: cosa cambia
Nel 2025 è prevista una significativa riforma per l'accesso ai corsi di laurea in Medicina. Secondo le prime indiscrezioni, sarà introdotto un "semestre filtro" comune a tutte le facoltà di Medicina italiane. Durante i primi mesi, gli studenti affronteranno esami standardizzati su materie fondamentali come Chimica, Biologia e Fisica. Al termine del semestre, due appelli a dicembre determineranno l'idoneità degli studenti a proseguire nel percorso di studi medici. I crediti acquisiti dagli studenti non idonei saranno comunque validi per altri corsi di laurea affini, come Farmacia o Biotecnologie.
Questa riforma mira a rendere il processo di selezione più equo e meritocratico, garantendo che solo gli studenti più preparati accedano ai corsi di laurea in Medicina. È essenziale per gli aspiranti medici rimanere aggiornati sulle modalità di accesso e sulle novità introdotte, per affrontare al meglio il percorso formativo e professionale.
Confronto con i sistemi di accesso a Medicina in altri Paesi europei
L'accesso ai corsi di laurea in Medicina varia significativamente tra i diversi Paesi europei, con modelli che riflettono differenti approcci educativi e necessità sanitarie.Francia: Tradizionalmente, l'accesso era libero per tutti gli studenti al primo anno, seguito da un esame altamente selettivo per determinare chi potesse proseguire gli studi. Questo sistema, noto come "PACES" (Première Année Commune aux Études de Santé), è stato recentemente riformato per diversificare i percorsi di accesso e ridurre la pressione sugli studenti.Regno Unito: L'ammissione alle facoltà di Medicina è altamente competitiva e richiede agli studenti di superare test specifici come l'UCAT (University Clinical Aptitude Test) o il BMAT (Biomedical Admission Test), oltre a colloqui individuali. Le università valutano attentamente le performance accademiche pregresse e le capacità attitudinali dei candidati.Germania: L'accesso è regolato da un sistema di numerus clausus, basato principalmente sul voto dell'esame di maturità. In alcune università, gli studenti devono anche superare test attitudinali specifici. La conoscenza della lingua tedesca è fondamentale, poiché i corsi sono generalmente tenuti in tedesco.Spagna: Le università spagnole richiedono agli studenti di superare un esame di ammissione noto come "Prueba de Acceso a la Universidad" (PAU), con particolare attenzione alle materie scientifiche. Alcune università prevedono ulteriori test specifici per l'accesso a Medicina.
Questi esempi evidenziano come diversi Paesi adottino strategie variegate per selezionare gli studenti più idonei a intraprendere la carriera medica, bilanciando l'esigenza di formare professionisti qualificati con l'accessibilità agli studi.
La riforma italiana del 2025 sembra ispirarsi in parte al modello francese, spostando la selezione al termine di un periodo iniziale di studi. Questo approccio potrebbe offrire agli studenti una valutazione più pratica delle proprie capacità e motivazioni prima di proseguire in un percorso.