La carenza di chip frena l'utile di Honda: -1,7%

- di: Redazione
 
L'utile di Honda, per l'anno fiscale conclusosi a marzo, è sceso dell'1,7% poiché le vendite hanno fortemente risentito della carenza di semiconduttori e hanno anche pagato le conseguenze adottate dalle autorità cinesi per contrastare l'epidemia di Covid-19. Comunque, come comunicato ufficialmente dalla casa, per Honda la ripresa è in arrivo, prevedendo vendite record e redditività operativa per l'anno fiscale in corso.

La carenza di chip frena l'utile di Honda: -1,7%

L'utile netto per l'anno fiscale appena concluso è stato di 695,2 miliardi di yen (equivalenti a 5,2 miliardi di dollari). Le vendite per l'anno fiscale sono cresciute del 16% a 16,9 trilioni di yen (126 miliardi di dollari), sostenute da buone vendite di motociclette. Honda, per l'anno fiscale che si concluderà a marzo 2024, ha previsto un fatturato record a 18,2 trilioni di yen (136 miliardi di dollari). Per lo stesso periodo l'utile operativo previsto è di un trilione di yen (7,5 miliardi di dollari).

Una soglia che, se raggiunta, costituirebbe un record per l'azienda che si aspetta un utile netto a 800 miliardi di yen (6 miliardi di dollari). Ieri, poi, Honda ha annunciato di aver firmato un accordo di joint venture con GS Yuasa, che produce batterie per auto e moto, per creare una nuova società per la ricerca e lo sviluppo di batterie per veicoli elettrici. La nuova società, sempre secondo l'annuncio di Honda, si concentrerà sulle collaborazioni nelle batterie agli ioni di litio, compresa la creazione di metodi di produzione. La nuova società, finanziata con 15 milioni di dollari e che sarà presieduta da Koichi Yamamoto, è posseduta al 50% dalle due aziende.
Il Magazine
Italia Informa n° 2 - Marzo/Aprile 2024
Iscriviti alla Newsletter
 
Tutti gli Articoli
Cerca gli articoli nel sito:
 
 
Vedi tutti gli articoli