Pasqua e ponti di primavera: turismo da oltre 9 miliardi secondo CNA
- di: Cristina Volpe Rinonapoli

Pasqua e i lunghi ponti di primavera si confermano una vera e propria miniera d’oro per il turismo italiano. Secondo un’indagine realizzata da CNA Turismo e Commercio, il giro d’affari generato da questo periodo – che va da domani, venerdì 19 aprile, fino a domenica 4 maggio – supererà i 9 miliardi di euro. Un flusso imponente che interesserà tutte le tipologie di offerta: dal turismo culturale a quello naturalistico, passando per le città d’arte, il mare, le terme e i borghi. I dati indicano che né gli italiani né i turisti stranieri sono stati scoraggiati dalle previsioni meteorologiche incerte.
Pasqua e ponti di primavera: turismo da oltre 9 miliardi secondo CNA
Secondo le stime della CNA, saranno oltre 20 milioni le persone in movimento per motivi di svago in questo lungo periodo festivo. Di queste, circa 12 milioni sono classificabili come turisti veri e propri, ovvero coloro che trascorreranno almeno una notte fuori casa in strutture ricettive alberghiere o extra-alberghiere. Il restante flusso sarà costituito da gitanti giornalieri, che sceglieranno escursioni, visite culturali o eventi enogastronomici a breve raggio. Un comportamento tipico della primavera, che favorisce anche l’economia diffusa dei piccoli centri.
Prenotazioni già effettuate per gran parte delle mete
Una larga parte dei viaggiatori ha già prenotato biglietti aerei, ferroviari e alloggi, a conferma della voglia di vacanza che anima il mercato turistico. Questo dato è particolarmente significativo, osserva CNA, perché indica una crescente fiducia nei viaggi e un ritorno alla pianificazione anticipata dopo gli anni della pandemia, in cui dominava l’incertezza. La componente straniera è in netta ripresa: si stimano almeno 5 milioni di turisti provenienti dall’estero, attratti dall’Italia anche in questo periodo primaverile, tradizionalmente meno affollato rispetto all’estate ma ricco di eventi e aperture culturali.
Effetto positivo su tutto il comparto commerciale
Il movimento turistico non si riflette solo sulle strutture ricettive, ma su tutta la filiera economica connessa: bar, ristoranti, botteghe artigiane, musei, guide turistiche, trasporti, commercio al dettaglio. CNA evidenzia come questo periodo rappresenti un’occasione di rilancio per molte micro e piccole imprese, soprattutto nelle zone interne e nei borghi, che registrano spesso numeri migliori durante i ponti che non in alta stagione. L’indotto complessivo, secondo l’associazione, supera abbondantemente i nove miliardi stimati, grazie agli acquisti accessori e all’aumento dell’occupazione stagionale.
Le mete più gettonate: arte, mare, borghi e natura
Tra le destinazioni preferite si confermano le città d’arte – Roma, Firenze, Venezia, Napoli, Milano – ma anche i borghi storici del Centro Italia, la riviera ligure e le isole. Molti scelgono mete legate alla natura e al benessere: dai parchi naturali alle stazioni termali. Al sud si registra un ottimo andamento delle prenotazioni in Puglia, Sicilia e Campania, mentre in Emilia-Romagna e Toscana il mix tra cultura, enogastronomia e paesaggio continua a trainare la domanda. In aumento anche il turismo religioso, legato alle celebrazioni pasquali, in particolare tra Assisi, Loreto e Roma.