Coldiretti: "In autunno, 2,6 milioni di persone a rischio alimentare per il caro-prezzi"

- di: Daniele Minuti
 
Durante il Meeting di Rimini, si è tenuto l'evento presso lo spazio Coldiretti nell'area internazionale del Padiglione C3 - Ministero degli Esteri, alla presenza del presidente Ettore Prandini. Ed è arrivato forte e chiaro l'allarme in vista dei rincari di autunno, che porterà a rischio alimentare più di 2,6 milioni di persone nel nostro Paese che sono costrette a chiedere aiuto per mangiare.

Coldiretti lancia l'allarme rischio alimentare per l'autunno

La discussione è generata dalla presentazione del report "L’autunno caldo degli italiani a tavola fra corsa prezzi e nuovi poveri", con cui Coldiretti sottolinea che l'aumento dei prezzi porta alla crescita di persone che fanno ricorso alle mense dei poveri e ai pacchi alimentari. Un boom come quello del gas che costerà alle famiglie 564 euro in più solo per il cibo nel resto dell'anno, affiancato dalle crisi legate alla guerra in Ucraina e al taglio dei raccolti causa siccità.

Coldiretti spiega
: "
L’esplosione del costo dell’energia  ha un impatto devastante sulla filiera, dal campo alla tavola, in un momento in cui la siccità ha devastato i raccolti con perdite stimate a 6 miliardi di euro, pari al 10% della produzione nelle campagne dove più di 1 azienda agricola su 10 (13%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività e ben oltre 1/3 del totale nazionale delle imprese agricole (34%) si trova comunque costretta in questo momento a lavorare in una condizione di reddito negativo per effetto dei rincari, secondo il Crea. In agricoltura si registrano infatti aumenti dei costi che vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi al +129% per il gasolio ma aumenti riguardano l’intera filiera alimentare con il vetro che costa oltre il 30% in più rispetto allo scorso anno, ma si registra un incremento del 15% per il tetrapack, del 35% per le etichette, del 45% per il cartone, del 60% per i barattoli di banda stagnata, fino ad arrivare al 70% per la plastica".

Quest'anno le importazioni di prodotti agroalimentari dall'estero sono aumentate del 29%, portando al deficit alimentare del nostro Paese che produce il 36% del grano tenero che le serve. Dato le basse percentuali diffuse per altre materie prime, gli agricoltori devono ridurre di un terzo produzioni come quelle del mais nell'ultimo decennio

Il presidente Prandini ha dichiarato: "Per questo abbiamo presentato a tutte le forze politiche un piano in cinque punti per garantire la sopravvivenza delle imprese agricole, investire per ridurre la dipendenza alimentare dall’estero e assicurare a imprese e cittadini la possibilità di produrre e consumare prodotti alimentari al giusto prezzo. Fondamentale non perdere 35 miliardi di fondi europei per l’agricoltura italiana nei prossimi cinque anni e attuare al più presto le misure previste dal Pnrr.

Parlando anche dello sviluppo in termini di produzione energetica sostenibile, Prandini ha sottolineato l'importanza "di accelerare anche sul bando del fotovoltaico, che apre alla possibilità di installare pannelli fotovoltaici sui tetti di circa 20mila stalle e cascine senza consumo di suolo, contribuendo alla transizione green e riducendo la dipendenza energetica del Paese. Allo stesso modo, il bando sulla logistica è fondamentale per agire sui ritardi strutturali dell’Italia e sbloccare tutte le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra Sud e Nord del Paese, ma anche con il resto del mondo, superando il gap che ci separa dagli altri Paesi europei, Spagna in testa".
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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