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Confartigianato: "Bonus Edilizia: con crediti inesigibili, si perderanno 47.000 posti di lavoro"

- di: Daniele Minuti
 
Confartigianato: 'Bonus Edilizia: con crediti inesigibili, si perderanno 47.000 posti di lavoro'
Confartigianato lancia l'allarme sui Bonus edilizia: nel caso le piccole imprese siano impossibilitate ad incassare i 5,17 miliardi di euro di crediti fiscali per lavori incentivati, c'è il rischio di perdere circa 47.000 posti di lavoro nel settore delle costruzioni.

Confartigianato lancia l'allarme sui Bonus Edilizia inesigibili

Il blocco del sistema di cessione dei crediti, non gestibili sul mercato bancario per via delle diverse modifiche normative in materia, mettono quindi a serio rischio il livello di occupazione del settore: i crediti incagliati nei cassetti fiscali delle imprese (divisi fra il 71,2% per il superbonus e il 28,8% per altri bonus) costerebbe il posto a 46.912 dipendenti fra micro e piccole imprese. Sarebbe un taglio del 40% all'aumento dell'occupazione visto nel settore nell'ultimo anno

Il blocco dei crediti, le tante modifiche a livello normativo in materia e la scelta del Governo di non prorogare il superbonus vanno a colpire l'unico settore che ha dato impulso positivo al mercato del lavoro nell'ultimo biennio (fra primo trimestre 2020 e primo trimestre 2022, le costruzioni hanno visto un aumento di 176.000 addetti).

Marco Granelli, Presidente di Confartigianato (nella foto), ha commentato: "È paradossale e autolesionista bloccare strumenti che hanno consentito la creazione di lavoro, il rilancio della domanda interna e che dovrebbero favorire la transizione ecologica del nostro Paese. Mi auguro si trovi una soluzione rapida e di buon senso, innanzitutto per ‘liberare’ i crediti fiscali incagliati ed evitare il fallimento di migliaia di imprese che non possono pagare dipendenti, fornitori, tasse e contributi, oltre a scongiurare la miriade di contenziosi legali che si aprirebbe inevitabilmente a causa del blocco dei cantieri avviati, a danno dei cittadini che hanno commissionato i lavori e che ora li vedono messi a rischio. Per il futuro degli incentivi nel settore edilizia, che la Commissione europea ha indicato tra le armi più efficaci per rilanciare lo sviluppo mai più gli stop and go normativi di questi ultimi mesi che hanno vanificato le aspettative e gli sforzi di cittadini e imprenditori. Siamo pronti fin d’ora ad un confronto con il Governo e il Parlamento per individuare soluzioni equilibrate, che mettano al riparo dalle truffe dei finti imprenditori, e definire provvedimenti certi, strutturali e sostenibili finalizzati a favorire la transizione green e il risparmio energetico".
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