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Confcommercio: "Cala la fiducia di consumatori e imprese: ripresa a rischio"

- di: Daniele Minuti
 
Confcommercio: 'Cala la fiducia di consumatori e imprese: ripresa a rischio'
L'Ufficio Studi di Confcommercio si trova a commentare una nuova diminuzione dell'indice di fiducia per consumatori e imprese rilevato dall'Istat: il valore per le famiglie è calato ai livelli del gennaio 2021, passando da 112,4 a 100,8 mentre quello delle aziende scende in modo più contenuto ma comunque rilevante, arrivando a 105,4 da 107,9 di febbraio.

Confcommercio commenta il calo della fiducia per consumatori e imprese

L'Istituto ha spiegato che tutte le componenti dell'indice di fiducia stanno scendendo, seppur a velocità differenti: quello economico e quello futuro sono crollate a 98,2 e 93,5 (rispettivamente da 129,4 e 116,6) mentre quello personale vede una diminuzione da 106,8 a 101,7, con quello corrente che scende a 105,7 da 109,6

Giù anche tutti i comparti delle imprese (escluse le costruzioni che da 159,7 anno a 160,1): nel manifatturiero si scende da 112,9 a 110,3, nei servizi di mercato da 100,4 a 99, nel commercio al dettaglio da 104,5 a 99,9.

L'Ufficio Studi di Confcommercio ha così commentato: "Il deterioramento del clima di fiducia delle famiglie e delle imprese nel mese di marzo era prevedibile, ma non con l’intensità con cui si è manifestato. Per i consumatori, si tratta di un’erosione totale del miglioramento del sentiment faticosamente conquistato dopo la fase peggiore della pandemia. Legato ad attese di peggioramento dell’occupazione e dell’inflazione e di conseguenza della situazione personale e delle possibilità di risparmio, questo brusco ridimensionamento produrrà inevitabilmente un’ulteriore frenata nel processo di recupero del livello dei consumi. Tale tendenza potrebbe coinvolgere in misura più significativa i beni durevoli e più in generale gli acquisti di beni e servizi considerati meno necessari, in perfetta coerenza con i riflessi della crescita dei costi delle spese obbligate. Più contenuto, ma non meno preoccupante, è il calo della fiducia delle imprese, su cui pesa, in modo più diretto, l’evoluzione del quadro internazionale. In questo contesto vi sono anche segnali positivi come la ripresa della fiducia degli operatori turistici, legata al venir meno di molte restrizioni. Anche in questo caso i prossimi mesi rappresentano un test per verificare se l’inversione di tendenza ha basi solide o si esaurirà rapidamente".

LA TOP TEN DEGLI AUMENTI NEL CARRELLO NELL’ULTIMO ANNO

Olio di semi (girasole, mais, ecc.) +19%
Verdura fresca +17%
Pasta +12%
Burro +11%
Frutti di mare +10%
Farina +9%
Margarina +7%
Frutta fresca +7%
Pesce fresco +6%
Carne di pollo +6%


Fonte: elaborazione Coldiretti su dati Istat inflazione a febbraio 2022
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