Credit Suisse: il governo svizzero 'taglia' oltre 60 milioni di euro di bonus a dirigenti

- di: Redazione
 
Nonostante il crollo dell'istituto di credito, travolto da anni di politiche e scelte operative sbagliate, i vertici di Credit Suisse avrebbero potuto incassare quest'anno bonus elevatissimi.
Ma il governo di Berna, regista dell'acquisizione di Credit Suisse da parte della rivale UBS, è intervenuto e, per come ha tenuto a fare sapere, ha ordinato tagli ai bonus dei massimi dirigenti del Credit Suisse, con quasi 1.000 manager "privati" di decine di milioni messi insieme mentre la banca in difficoltà va verso una fusione forzata.

Credit Suisse: il governo svizzero 'taglia' oltre 60 milioni di euro di bonus a dirigenti

I sette componenti del Consiglio federale, il massimo organismo esecutivo della Svizzera, hanno annunciato di avere conferito incarico al Dipartimento delle Finanze di annullare del tutto o ridurre (della metà o di un quarto) i bonus dovuti lo scorso anno tra i primi tre livelli di gestione dell'istituto. Una decisione che si tradurrà in una perdita per i manager della banca, per la mancata percezione dei bonus, stimata tra i 50 milioni a 60 milioni di franchi svizzeri.

La mossa del Consiglio federale arriva dopo che le autorità svizzere, a metà marzo, si sono impegnate per favore il passaggio di Credit Suisse a UBS, dopo che la banca aveva assistito ad una fuga dei depositi e il crollo delle sue azioni.
Il salvataggio è stato l'epilogo di anni di difficoltà per Credit Suisse - tra le 30 banche in tutto il mondo considerate "di importanza sistemica" - con il timore che potesse fallire e innescare una crisi finanziaria internazionale, dopo il crollo di due banche statunitensi, la Silicon Valley Bank e la Signature Bank.

Il Consiglio federale - spiegando che non tutti i dipendenti della banca sono stati interessati alle misure sui bonus - ha affermato che la retribuzione variabile differita totale, come i premi in azioni, dei 49.000 dipendenti del Credit Suisse è scesa a 635 milioni di franchi, circa un quarto del loro valore totale al momento dell'assegnazione iniziale.
"In altre parole - ha chiarito l'organismo - , tutti i dipendenti hanno già dovuto sopportare una perdita totale di oltre 2 miliardi di franchi a causa del calo del prezzo delle azioni del Credit Suisse".
L'annuncio arriva poche ore dopo che gli azionisti hanno criticato i leader del Credit Suisse, che si sono scusati per i fallimenti del prestatore, la cui fondazione risale a 167 anni fa. Ieri UBS ha tenuto la propria assemblea annuale degli azionisti, in cui il suo presidente ha espresso fiducia nell'accordo, pur rilevando "enormi" rischi.
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