Avvocato Maresca al Telegraph, “tentativo di rimescolare carte”.
La famiglia di Meredith Kercher, la studentessa inglese uccisa a Perugia nel novembre del 2007, accusa Amanda Knox di voler trarre profitto dalla nuova miniserie di Disney+ dal titolo “The Twisted Tale of Amanda Knox”, ispirata all’autobiografia dell’americana arrestata, condannata e poi definitivamente assolta per il delitto.
Le accuse della famiglia
Francesco Maresca, legale di lunga data dei Kercher, riferisce l’irritazione dei familiari per quella che viene percepita come una trasformazione della tragedia in intrattenimento.
“Amanda Knox vuole chiaramente che questo caso continui.” ha detto Maresca.
Documentario sì, spettacolarizzazione no
Il legale sottolinea che la famiglia non si opporrebbe a un documentario imparziale sulla vicenda; ciò che respinge è la prospettiva di una rappresentazione ritenuta “indegna” e sensazionalistica.
“Ancora una volta, dobbiamo assistere a un tentativo di rimescolare le carte, mentre il trailer recita ‘Amanda lotta instancabilmente per dimostrare la sua innocenza e riconquistare la libertà’. Ancora una volta, l’attenzione è rivolta a Knox.” ha aggiunto Maresca.
Il contatto con i familiari di meredith
Maresca spiega di essere in contatto regolare con i familiari di Meredith: la sorella Stephanie e i fratelli Lyle e John. Ricorda inoltre che entrambi i genitori sono venuti a mancare negli ultimi anni.
La miniserie e l’immagine pubblica
Al centro del dibattito c’è anche l’impatto mediatico dell’operazione. In una foto della premiere della miniserie, Amanda Knox appare accanto a Monica Lewinsky, tra gli executive producer: un dettaglio che alimenta ulteriormente le discussioni sulla costruzione dell’immagine pubblica del progetto.