Danilo Broggi guida a comprendere l'oceano dell'innovazione

- di: Redazione
 
Come il capitano di un vascello che attraversa i mari, Danilo Broggi ha tenuto in questi anni una sorta di diario di bordo, dove ha raccontato con minuzia di particolari quello che ha visto guardando all'oceano della tecnologia, come se osservasse dalla tolda di una nave dal fasciame fatto di esperienza e intuizioni, da cui tutto appare virtuale e, invece, è concreto, come concreto è il progresso.
Broggi non guarda, al mondo della tecnologia (ma anche della finanza e dell'economia) che corre, come un osservatore esterno e distaccato, perché lui del mondo dell'intelligenza artificiale, degli algoritmi che registrano, ti classificano e ti inseguono, è un protagonista.

Danilo Broggi guida a comprendere l'oceano dell'innovazione

Lui ha deciso di condividere con i lettori le sue esperienze, con un libro che ha chiamato ''Connessi e confusi'' e che è una guida che invita a orientarsi nell'oceano dell'innovazione, cercando di convincere il lettore a non avere timore d'avventurarsi in un mondo che sino a oggi ha frequentato poco e con l'idea la paura di non sapersi orizzontare.
Un libro per un mondo complesso, ma affascinante che, per il profano o solo per chi sta davanti a una tastiera e non riesce a comprenderne le potenzialità, può servire da traccia, da mappa, a patto che vi ci si accosti sapendo che ogni parola, ogni frase, ogni concetto è la conseguenza di un'esperienza maturata da anni.

Come testimonia il percorso professionale e personale di Danilo Broggi che ha affidato le sue considerazioni al mensile Longitude, cercando di guardare alla rivoluzione tecnologica come ad un mare in continua mutazione, quasi un ''panta rei'' che vola sulla Rete e per la Rete e che ha ripercussioni sulla vita di ciascuno, anche se non tutti se ne accorgono o vogliano accettarlo.

''Connessi e confusi'' (edito da Guerini) contiene soprattutto il pensiero di Broggi, ma l'autore non si voluto limitare a questo, accompagnando analisi e considerazioni con una impressionante massa di informazioni, che però non si sedimentano costituendo materia per una continua elaborazione, che è forse l'obiettivo che l'autore si era prefisso. Perché raccontare è cosa normale, ma il difficile arriva quando ci si propone di spingere a riflettere. A cominciare dai titoli scelti per i singoli capitoli che, spesso apparentemente ironici o volutamente criptici, sono il primo grimaldello per comprenderli.
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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