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Trump incendia il commercio globale: le reazioni in tutto il mondo

- di: Marta Giannoni
 
Trump incendia il commercio globale: le reazioni in tutto il mondo
L’annuncio del presidente statunitense Donald Trump sull’imposizione di nuovi dazi ha provocato una vasta gamma di reazioni a livello internazionale. Di seguito, un elenco dettagliato delle dichiarazioni dei principali leader e rappresentanti politici:

Unione Europea:
Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione Europea: Ha espresso profondo rammarico per la decisione di Trump, affermando che “i dazi sono tasse – dannose per le imprese, peggiori per i consumatori sia negli Stati Uniti che nell’Unione Europea”. Ha inoltre ribadito che l’UE continuerà a cercare soluzioni negoziate, pur salvaguardando i propri interessi economici con una serie di misure incisive di risposta ai dazi americani.

Italia: 
Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica (foto): Ha definito i dazi statunitensi un “errore profondo” e ha sottolineato la necessità di una risposta europea “compatta, serena, determinata” .
Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio: Ha espresso preoccupazione per l’impatto dei dazi sulle esportazioni italiane, sottolineando che tali misure “avrebbero risvolti pesanti” sull’agroalimentare italiano. Ha dichiarato: “Resto convinta che si debba lavorare per scongiurare in tutti i modi possibili una guerra commerciale che non avvantaggerebbe nessuno né Stati Uniti né Europa, il che ovviamente non esclude se necessario di dover anche immaginare risposte adeguate a difendere le nostre produzioni”.  
Antonio Tajani, Ministro degli Esteri: Ha evidenziato la necessità di un approccio “pragmatico e dialogante ma con la schiena dritta” nei confronti degli Stati Uniti, sottolineando che l’Italia è pronta a reagire se necessario per proteggere il proprio sistema produttivo.  
Carlo Calenda, leader di Azione: Ha criticato duramente la decisione di Trump, affermando che “i dazi di Trump renderanno ancora più insostenibili le peculiari carenze di competitività dell’Italia. Il rischio non è solo un calo delle esportazioni, ma una recessione economica”.

Germania:
Friedrich Merz, leader della CDU: Ha espresso la necessità per l’Europa di rafforzare la propria indipendenza strategica, avvertendo che è “cinque minuti a mezzanotte per l’Europa” e sottolineando l’importanza di non dipendere eccessivamente dagli Stati Uniti.  

Francia:
Sophie Primas, portavoce del governo francese: Ha evidenziato che i dazi previsti del 20-25% potrebbero causare “gravi disordini economici”. 
Regno Unito:
Jonathan Reynolds, Ministro del Commercio: Ha sottolineato l’importanza di mantenere la calma e di impegnarsi per concludere un accordo commerciale con gli Stati Uniti al fine di mitigare l’effetto dei dazi .
Rachel Reeves, Cancelliere dello Scacchiere: Ha evidenziato l’importanza di non mettere a rischio un potenziale accordo economico con gli Stati Uniti attraverso risposte affrettate.

Cina:
Governo Cinese: Ha reagito rapidamente, annunciando l’intenzione di presentare una denuncia presso l’Organizzazione Mondiale del Commercio e di adottare forti contromisure per proteggere i propri interessi.

Altri Paesi:
Anthony Albanese, Primo Ministro Australiano: Ha condannato i dazi come dannosi per gli americani e ha rifiutato di implementare misure reciproche.
Karin Keller-Sutter, Presidente Svizzera: Ha affermato l’impegno della Svizzera nel rispettare il diritto internazionale e il libero commercio, promettendo una risposta rapida . 
Laura Sarabia, Ministro degli Esteri colombiano: Ha dichiarato che la Colombia sta valutando l’impatto dei dazi per proteggere la propria industria ed esportatori.

Queste reazioni evidenziano la complessità della situazione e la preoccupazione diffusa per le potenziali conseguenze di una guerra commerciale su scala globale.

Analisi economiche:
Gli economisti di JPMorgan hanno aumentato al 40% la probabilità di una recessione negli Stati Uniti a causa delle politiche commerciali di Trump. Goldman Sachs ha ridotto le previsioni di crescita degli Stati Uniti per il 2025 all'1,7% dal 2,2%.

Una raffica di reazioni preoccupate, ma non c’è unità su come rispondere ai dazi USA
Le misure tariffarie annunciate da Trump hanno innescato una serie di reazioni preoccupate a livello globale, con timori di una guerra commerciale su larga scala. Mentre alcuni leader europei, come Giorgia Meloni, invocano negoziati per evitare un'escalation, altri sottolineano la necessità di una risposta ferma e coordinata. L'incertezza domina i mercati finanziari, con potenziali ripercussioni negative sull'economia globale.


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