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Dazi, Trump e turbolenze globali: la settimana che preoccupa il mondo

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Dazi, Trump e turbolenze globali: la settimana che preoccupa il mondo

La settimana di turbolenze provocata dai dazi imposti dal presidente Donald Trump ha generato un’ondata di preoccupazioni sui mercati globali, che continuano a manifestare segni di instabilità. I leader internazionali, preoccupati per la crescente incertezza economica, sono alla ricerca di soluzioni per arginare le conseguenze di una guerra commerciale sempre più intensa. Nonostante una breve pausa nei dazi, la situazione rimane critica, con la tensione crescente tra Stati Uniti e Cina che minaccia di portare a una recessione globale.

Dazi, Trump e turbolenze globali: la settimana che preoccupa il mondo

I mercati finanziari hanno registrato forti ribassi, con l’indice S&P 500 che ha chiuso in calo del 3,5% e il rendimento dei Treasury in forte aumento, un segnale che sta allarmando gli investitori. L’oro ha raggiunto i suoi massimi storici, testimoniando il rifugio degli investitori in tempi di incertezze economiche. Le borse asiatiche hanno seguito la scia di Wall Street, mostrando un quadro contrastante di mercati in affanno. La volatilità, che non si vedeva dai giorni immediatamente precedenti l’esplosione della pandemia di Covid-19, ha ulteriormente scosso la fiducia globale.

Un accordo con la Cina?

Nonostante le difficoltà, Trump ha manifestato la speranza di un accordo con la Cina, pur ribadendo le accuse di sfruttamento che ha rivolto al paese asiatico. Nel frattempo, la Cina ha risposto con misure punitive contro le esportazioni statunitensi, come il blocco di film hollywoodiani. Mentre l’amministrazione statunitense cerca di trovare una via d’uscita, il presidente cinese Xi Jinping ha escluso ogni minaccia da parte degli Stati Uniti e continua a proteggere gli interessi nazionali.

L’impatto sui partner internazionali

Oltre alla Cina, anche altri partner commerciali degli Stati Uniti, come il Vietnam, il Giappone e Taiwan, stanno cercando di gestire le proprie relazioni commerciali con Washington. Le turbolenze nei mercati hanno avuto ripercussioni anche nell’Unione Europea, che ha deciso di sospendere le proprie contromisure contro i dazi americani. Tuttavia, gli Stati membri dell'UE sono preoccupati che l’economia possa subire un rallentamento, con stime che indicano una possibile recessione causata dall’impatto dei dazi sul PIL.

Le previsioni per il futuro
Goldman Sachs ha stimato che la probabilità di una recessione globale a causa dei dazi statunitensi potrebbe raggiungere il 45%. La situazione, pur con una tregua temporanea, continua a mantenere alta l’incertezza economica, lasciando il mondo intero in attesa di segnali concreti di stabilizzazione.

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