La nostra biblioteca - Don Winslow al passo d'addio (ma speriamo ci ripensi)

- di: Diego Minuti
 
Dopo ''Città in fiamme'' e ''Città di sogni'', Don Winslow completa la trilogia sulle vicende di Danny Ryan, il mafioso del Rhode Island che, attraversando più vite, è diventato un ''re'' del gioco d'azzardo a Las Vegas.
Lo fa con ''Città in rovine'', che, a dare credito alle ripetute dichiarazioni del romanziere americano, dovrebbe essere il suo ultimo libro, sotto forma di racconto, perché lui, di scrivere, non s'è certo stancato preferendo però l'impegno sociale, che, negli Stati Uniti degli ultimi anni, significa schierarsi contro un degrado della politica, diventata qualcosa di appiccicoso, che insozza anche le migliori intenzioni.
La trilogia delle ''città'', cominciata nel 2021, segue da presso la storia di un uomo diventato un criminale più che per sua volontà, per il fatto di vivere un ambiente in cui tutto era intriso di violenza e prevaricazioni, che si traducevano in guadagni e in tanti nemici.

La nostra biblioteca - Don Winslow al passo d'addio (ma speriamo ci ripensi)

Dal Rhode Island - da cui è dovuto fuggire, uscito sconfitto nello scontro con la mafia italiana - Ryan ha cercato fortuna a Los Angeles, con sorti alterne. Oggi, protagonista di ''Città in rovine'', Danny è a Las Vegas, socio occulto di due casino, che gli hanno dato agiatezza, facendogli dimenticare da dove era partito.
Ma essere ricco non gli basta: vuole avere di più, molto di più. Ma non si tratta di ricchezza, perché quello che insegue è il potere, e il potere passa per i soldi.

''Sii onesto con te stesso. Vuoi più soldi perché il denaro è potere e il potere è sicurezza. E non sarai mai abbastanza sicuro. Non in questo mondo'' le parole che, per Ryan, sono non una constatazione o il frutto dell'esperienza, ma quello che è il suo progetto, considerando che là fuori di nemici ne ha tanti, e non solo la mafia, perché anche l'Fbi vuole mettergli le mani addosso.
Per raggiungere il suo traguardo, il suo personalissimo El Dorado, Ryan pensa di costruire, sulla Strip, la strada principale di Las Vegas un resort. Ma è un progetto talmente ambizioso da mettergli contro molti, a cominciare dal proprietario di un altro casinò. E allora, per quello che aveva cominciato da picchiatore tra i moli del Rhode Island, cominciano i guai seri, e per risolverli deve tirare fuori dal baule della memoria i vecchi compagni.

La violenza prende allora il ruolo di protagonista, e Ryan comincia a capire che il pericolo non coinvolge solo lui, ma anche le persone che ama. ''Città in rovine'' si può leggere come una meditazione sull’onore, la vendetta e la giustizia, ma è anche una sfida ad esaminare le convinzioni sulla moralità.
Come ha scritto qualcuno, in ''Città in rovine'', con chiunque tu ti senta accanto, gangster, forze dell'ordine o dell'industria dei casinò, Winslow ci mostra che la moralità è su una scala mobile. Ryan non è un eroe, eppure il lettore continua a fare il tifo per lui. Anche i cattivi di ''Città in rovine'' si chiedono se gli dei stiano proteggendo Danny Ryan o se riceverà mai la sua punizione. La risposta è alla fine del libro.
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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