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Drone sospetto sorvola il Centro di Ricerca UE di Ispra: indaga l’antiterrorismo

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Drone sospetto sorvola il Centro di Ricerca UE di Ispra: indaga l’antiterrorismo
Le autorità italiane hanno aperto un’indagine per spionaggio politico e militare dopo che un drone, di probabile origine russa, ha sorvolato per più volte nell’ultimo mese il Centro Comune di Ricerca della Commissione Europea a Ispra, in provincia di Varese. La Procura di Milano, in coordinamento con l’antiterrorismo, sta lavorando al caso insieme ai carabinieri del Ros, ipotizzando l’aggravante della finalità di terrorismo. Le incursioni, documentate dagli apparati di sicurezza, hanno destato forte preoccupazione per la natura sensibile delle attività svolte all’interno del centro, uno dei principali poli di ricerca strategica dell’Unione Europea.

Drone sospetto sorvola il Centro di Ricerca UE di Ispra: indaga l’antiterrorismo

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il velivolo senza pilota avrebbe sorvolato la struttura in almeno cinque occasioni tra febbraio e marzo, seguendo rotte anomale e mantenendo un assetto che farebbe pensare a operazioni di mappatura o acquisizione di immagini ad alta risoluzione. I sorvoli sono stati individuati grazie ai radar militari e ai sistemi di sorveglianza perimetrale installati attorno al sito, che ospita oltre 1.400 ricercatori e che svolge attività di ricerca avanzata in campo ambientale, energetico e nucleare.

Le indagini preliminari hanno permesso di stabilire che il drone era dotato di tecnologia sofisticata, con capacità operative superiori a quelle di un normale apparecchio commerciale. Le autorità sospettano un’operazione mirata a raccogliere informazioni sensibili sui progetti in corso all’interno della struttura, tra cui programmi di ricerca sui materiali strategici e sulle tecnologie energetiche avanzate.

L’inchiesta della Procura e il coinvolgimento dei servizi di intelligence

La Procura milanese ha aperto un fascicolo per spionaggio politico e militare, con l’aggravante di condotte finalizzate al terrorismo, un’ipotesi che tiene conto del fatto che l’acquisizione di informazioni riservate possa essere finalizzata a destabilizzare o compromettere gli interessi dell’Unione Europea. Nel pomeriggio è prevista una riunione operativa tra i magistrati e il comando del Ros dei carabinieri per coordinare le prossime attività investigative.

Parallelamente, i servizi di intelligence italiani ed europei sono stati allertati per verificare possibili collegamenti con attività di spionaggio internazionale già in corso sul territorio europeo. Gli investigatori non escludono che il drone possa essere stato controllato a distanza da operatori legati a potenze straniere, con l’obiettivo di ottenere informazioni su tecnologie di rilevanza strategica o su dati relativi alla sicurezza energetica europea.

La reazione delle istituzioni italiane ed europee

Il governo italiano ha espresso forte preoccupazione per l’episodio, sottolineando l’esigenza di rafforzare le misure di sicurezza attorno alle infrastrutture strategiche presenti sul territorio nazionale. Il ministro dell’Interno ha convocato per la prossima settimana un tavolo tecnico con i vertici delle forze di polizia e dei servizi di intelligence per discutere un piano di rafforzamento della sicurezza nei siti sensibili.

Anche la Commissione Europea ha chiesto chiarimenti urgenti al governo italiano, sottolineando che “la sicurezza delle strutture di ricerca comuni è una priorità assoluta” e che “ogni tentativo di interferenza o spionaggio sarà contrastato con fermezza”. A Bruxelles cresce la preoccupazione per l’aumento degli episodi di ingerenza straniera, in un contesto globale segnato da nuove tensioni geopolitiche e da un ritorno alla logica delle guerre fredde.

Il contesto internazionale e i rischi per la sicurezza europea

L’incidente di Ispra si inserisce in un quadro più ampio di crescente attività di intelligence da parte di potenze straniere sul suolo europeo. Negli ultimi mesi, diversi Paesi membri dell’UE hanno segnalato episodi analoghi di sorvolo sospetto, intrusioni informatiche e tentativi di interferenza nelle attività politiche ed economiche. L’ipotesi che dietro l’operazione ci sia una regia russa appare al momento la più accreditata, ma gli inquirenti mantengono aperte tutte le piste, compresa quella di una possibile collaborazione tra più soggetti.

Il caso solleva interrogativi urgenti sulla vulnerabilità dei centri strategici europei e sulla necessità di aggiornare i protocolli di difesa contro le nuove minacce ibride, che sempre più spesso combinano spionaggio tecnologico, disinformazione e cyberattacchi. Le indagini proseguiranno nei prossimi giorni con accertamenti tecnici sui tracciati radar e con l’analisi dei dati raccolti dai sistemi di sorveglianza, nella speranza di identificare con certezza gli autori e le finalità dell’operazione.
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