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Asia divisa sui mercati: Fed taglia i tassi, oro e petrolio frenano

- di: Matteo Borrelli
 
Asia divisa sui mercati: Fed taglia i tassi, oro e petrolio frenano
Mercati asiatici in fibrillazione: oro, petrolio e valute
Da Tokyo a Mumbai oscillazioni su borse, metalli preziosi e petrolio mentre gli investitori digeriscono il “taglio cautelare” della Federal Reserve.

I mercati azionari in Asia hanno chiuso la seduta odierna con andamenti contrastanti, riflettendo un clima di ottimismo temperato dalle incertezze generali sul ritmo e la portata dei futuri interventi delle banche centrali, in particolare della Federal Reserve. L’oro vacilla, il petrolio flette leggermente, mentre le valute mostrano segnali di debolezza contro il dollaro. Ecco un’analisi dettagliata dell’andamento, con dati, commenti e proiezioni per l’apertura europea.

I dati dai mercati asiatici

Le principali piazze hanno archiviato la sessione in ordine sparso. Tokyo (Nikkei 225) +1,26%, sostenuta da tecnologia e industria; Seul (Kospi) +1,22% e Taipei (Taiwan Weighted) +1,07% in scia ai semiconduttori; Sydney (S&P/ASX 200) −0,72% complice la debolezza di materiali e finanziari. In Cina, Shanghai Composite −1,00%, DJ Shanghai −0,86% e China A50 −0,69% hanno risentito dei timori sulla crescita, mentre lo SZSE Component è salito dello 0,12%. Hong Kong (Hang Seng) −1,31% ha sofferto prese di profitto su tech e real estate. In Sud-Est asiatico, Jakarta (IDX) +0,27%; in Vietnam, VN30 −0,36%. In India, Nifty 50 +0,36% e BSE Sensex (Mumbai) +0,38% hanno chiuso in lieve progresso.

Petrolio, gas e oro: le materie prime sotto la lente

Petrolio. Il Brent si muove in leggero assestamento con il WTI poco sotto; gli operatori pesano il quadro di offerta ampia e una domanda che in alcuni segmenti appare meno brillante, specie negli Stati Uniti. I riflettori restano puntati sulle scorte USA e sui flussi OPEC+.

Gas naturale. I fondamentali rimangono condizionati da magazzini ben riforniti e da un’offerta globale di GNL in aumento: fattori che, in assenza di shock, continuano a esercitare una pressione ribassista sui prezzi.

Oro. Dopo i recenti massimi storici, il metallo prezioso registra una fisiologica presa di beneficio. Il rafforzamento del dollaro USA limita la spinta al rialzo nel brevissimo, con parte del mercato che sconta un possibile ritracciamento tecnico prima di nuovi tentativi al rialzo.

Valute e tassi: il dollaro al centro

Il dollaro consolida i progressi sulla scia del taglio “prudente” della Fed. L’euro arretra lievemente contro il biglietto verde, la sterlina resta volatile in attesa delle prossime indicazioni di politica monetaria, mentre lo yen rimane sensibile agli sviluppi sui rendimenti USA. In Asia, la rupia indiana tende a raffreddare il rally recente, allineandosi al quadro misto delle divise emergenti.

Dichiarazioni e interpretazioni

“Il taglio dei tassi è una misura di gestione del rischio; non vediamo ragioni per affrettare ulteriori allentamenti”, ha indicato il presidente della Federal Reserve Jerome Powell, sottolineando che la traiettoria dipenderà dai prossimi dati macroeconomici.

Nel comparto dei metalli, l’analista Edward Meir osserva che l’oro potrebbe essere “un po’ sovraccarico nel brevissimo”, lasciando spazio a un riposizionamento tecnico prima di una nuova fase direzionale.

Sull’energia, Claudio Galimberti (Rystad Energy) mette l’accento su un mercato del greggio in equilibrio precario tra preoccupazioni sull’offerta e segnali contrastanti della domanda di distillati negli Stati Uniti.

Futures di apertura europei: cosa bolle in pentola

I futures sull’Euro Stoxx 50 mostrano un lieve recupero, in scia a futures USA positivi sull’S&P 500. Il quadro suggerisce un’apertura moderatamente positiva per le borse europee, con gli operatori intenti a calibrare il mix tra inflazione, crescita e traiettoria dei tassi.

Prospettive e fattori da tenere d’occhio

Tagli futuri della Fed. Il mercato soppesa l’ipotesi di uno-due interventi aggiuntivi entro fine anno: la velocità dipenderà da inflazione e lavoro.

Domanda petrolifera e scorte USA. I prossimi dati su benzina e distillati saranno decisivi per capire se il rallentamento è passeggero o più strutturale.

Valute emergenti. Se il dollaro dovesse mantenersi forte, alcune divise potrebbero restare sotto pressione; un raffreddamento del biglietto verde aprirebbe spazio di recupero.

Geopolitica. Eventuali tensioni in aree chiave per petrolio e gas possono invertire rapidamente il sentiment su energia e inflazione attesa.

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