Gli obiettivi di Edison nel 140° anniversario: raddoppiare l’EBITDA al 2030, 90% della produzione di energia decarbonizzata al 2040

- di: Barbara Leone
 
Nel 140° anniversario dall’avvio delle attività, Edison guarda avanti e presenta la  strategia di sviluppo al 2030 e le ambizioni al 2040, volte a consolidare l’impegno nella transizione ecologica a supporto dei clienti e nella sicurezza e autonomia del sistema energetico nazionale. “140 anni fa abbiamo avviato il processo di elettrificazione del Paese e abbiamo inaugurato una nuova era. Oggi siamo un leader della transizione energetica e la nostra storia di primati ci ha abituati a contribuire con  responsabilità al futuro del Paese per garantire sempre la sicurezza, la stabilità e l’autonomia del sistema  energetico nazionale a beneficio di tutti i nostri clienti - dichiara Nicola Monti, Amministratore Delegato di  Edison -. Questo significa guardare sempre avanti e compiere oggi scelte coraggiose stimolando tutti gli attori  a un confronto serio e ispirato alla neutralità tecnologica, che integra sicurezza e indipendenza del sistema  con sostenibilità economica ed ambientale. Per questo, Edison continua a investire in innovazione per creare  nuove filiere italiane ed europee nella transizione ecologica assicurando che il passaggio alla nuova era sia  un’opportunità di progresso per tutti”.

Gli obiettivi di Edison nel 140° anniversario

Edison accelera il percorso dell’Italia nella transizione energetica attraverso un piano che prevede  investimenti per 10 miliardi di euro tra il 2023 e il 2030, di cui l’85% in linea con i Sustainable  Development Goals (SDG’s) dell’Organizzazione delle Nazioni Unite.Una trasformazione che fa leva sull’eccellenza delle competenze professionali e umane già in azienda e sulla  previsione di inserire da qui al 2030 una media di circa 300 persone all’anno, secondo la progressione  temporale funzionale alla realizzazione del programma di investimenti. Le assunzioni saranno orientate per  circa il 50% su giovani neodiplomati e neolaureati, prevalentemente con curriculum scolastici sulle discipline STEM, il 60% dei quali inseriti presso tutte le sedi e impianti territoriali che ospiteranno i nuovi investimenti.  La componente femminile rappresenterà almeno il 40% dei nuovi inserimenti ad elevata scolarità.

Con questo piano il Gruppo ha l’obiettivo di raddoppiare l’EBITDA in una forchetta tra 2 e 2,2 miliardi di  euro al 2030 rispetto a 1,1 miliardi di euro nel 2022. Questo obiettivo verrà raggiunto grazie a un significativo  cambiamento del portafoglio industriale che porterà le attività a emissioni dirette nulle o quasi nulle a  rappresentare il 70% dell’EBITDA rispetto alla media dell’ultimo triennio pari al 35%. Tale evoluzione sarà  finanziata tramite flussi di cassa operativi e un livello di debito in linea con rating investment grade.  Il portafoglio di attività al 2030 vedrà la generazione elettrica rinnovabile rappresentare oltre il 45% della  redditività del gruppo, i servizi ai clienti industriali, domestici e alla pubblica amministrazione contribuiranno  per circa un quarto, il gas e la produzione termoelettrica ne rappresenterà il 30%. Dei 10 miliardi di investimenti previsti, circa la metà puntano sullo sviluppo di fonti rinnovabili, circa 1 miliardo  sui sistemi di flessibilità e circa 2,5 miliardi sui servizi energetici per la decarbonizzazione dei consumi, la  rimanente quota, pari a 1-2 miliardi di euro, sarà destinata alle attività del gas e alla crescita del portafoglio  clienti.

Edison intende mantenere il proprio ruolo chiave per la sicurezza e l’autonomia energetica del Paese con un  portafoglio gas flessibile e sempre più decarbonizzato, grazie a green gas come l’idrogeno e il biometano. L’obiettivo di Edison al 2030 è continuare a soddisfare il 20% della domanda italiana di gas con i green  gas che rappresenteranno circa il 5% del portafoglio. La strategia di Edison al 2030 prevede uno sviluppo lungo tre assi: generazione elettrica sostenibile,  sicurezza e flessibilità dell’approvvigionamento gas con riduzione delle relative emissioni, servizi energetici a  valore aggiunto per clienti e territori per la riduzione ed elettrificazione dei consumi. 

Nel settore della produzione elettrica, Edison ha l’obiettivo di arrivare al 2030 con: 5 GW di capacità rinnovabile installata tra eolico, fotovoltaico e idroelettrico rispetto agli attuali 2  GW. Questo significa incrementare la capacità fotovoltaica di 2 GW, quella eolica di 1 GW rispetto  all’esistente e mantenere stabile 1 GW di idroelettrico;   almeno 2 nuovi impianti termoelettrici di ultima generazione altamente efficienti e flessibili con  una potenza installata complessiva di circa 2 GW totali, per compensare l’intermittenza delle fonti  rinnovabili e rispondere alla loro crescente penetrazione; 500 MW di sistemi di accumulo tra sistemi di pompaggio e batterie, a compendio della produzione  rinnovabile e per dare stabilità alla rete;  almeno 1 sistema di cattura della CO2 approvato, da installare entro il 2035 presso una centrale  termoelettrica del Gruppo 

Edison punta ad abbattere il proprio fattore di emissione di CO2 da 293 grammi per chilowattora al 2022 a  190 grammi per chilowattora al 2030 e fino a 50 grammi per chilowattora al 2040, riducendo in parallelo le  emissioni assolute. Guardando al 2040, Edison ritiene che l’energia nucleare potrà ricoprire un ruolo chiave per il raggiungimento  dei target UE di carbon neutrality, dando stabilità al sistema elettrico e compensando l’intermittenza delle fonti rinnovabili. L’energia nucleare è una delle fonti di generazione con le minori emissioni di CO2, assicura un  ridotto consumo di suolo rispetto alla potenza elettrica installata e consente un’ottimale programmabilità della  produzione. Inoltre, la nuova tecnologia degli Small Modular Reactor (SMR) può essere utilizzata per  produrre energia elettrica e termica, rispondendo in modo versatile alle esigenze dei distretti energivori e dei  territori.

Edison ha l’ambizione di sviluppare il nuovo nucleare, se si creeranno le condizioni per il suo ritorno in Italia.  In particolare, Edison punta ad avviare due impianti nucleari da 340 MW ciascuno con tecnologia SMR tra il 2030 e il 2040, valorizzando in particolare le distintive competenze tecnologiche dell’azionista EDF.  Allo stesso tempo, Edison intende puntare sui sistemi di cattura e stoccaggio della CO2 (CCS) per  decarbonizzare il proprio portafoglio di generazione elettrica a gas. L’introduzione di questi sistemi consente  di catturare la quasi totalità delle emissioni di CO2 di una centrale termoelettrica, permettendone lo stoccaggio  in cavità naturali, come i giacimenti esausti di idrocarburi.  Grazie agli investimenti nelle energie rinnovabili e nelle tecnologie della transizione energetica (CCS e SMR),  Edison persegue una traiettoria di progressiva decarbonizzazione del proprio mix di generazione elettrica con  l’ambizione di raggiungere il 90% di produzione di energia elettrica decarbonizzata al 2040, riducendo  nel contempo il valore assoluto delle proprie emissioni.

Nella strategia di Edison, il segmento gas continuerà a svolgere un ruolo  essenziale per la sicurezza del sistema energetico nazionale, da un lato accompagnando la transizione  energetica verso le rinnovabili, dall’altro contribuendo alla decarbonizzazione dei trasporti pesanti e marittimi.  Gli obiettivi che il Gruppo si pone al 2030 sono: avere un portafoglio di contratti long-term di approvvigionamento gas compreso tra i 13 e i 15 miliardi  di metri cubi di gas naturale, di cui almeno 2 miliardi di metri cubi da contratti flessibili in termini  di destinazione, per adeguare l’approvvigionamento alle richieste dei mercati; portare i green gas – idrogeno e biometano – a rappresentare circa il 5% del portafoglio Edison; realizzare un secondo deposito di piccola scala (SSLNG) per il gas naturale liquefatto nel Sud del  Paese, al servizio della decarbonizzazione dei trasporti pesanti marittimi e terrestri (hard to abate),  mantenendo il ruolo di leader di mercato.

Gli obiettivi di Edison nei settori downstream B2B, B2G e B2C sono realizzati dalle Società Edison Energia, attiva nella vendita di energia elettrica, gas e servizi a valore aggiunto al mercato retail, e  Edison Next, piattaforma unica di servizi, tecnologie e competenze per accompagnare grandi aziende,  pubblica amministrazione e territori nella transizione ecologica. I target al 2030 sono: raddoppiare il portafoglio contratti da 2 a 4 milioni, favorendo il passaggio dei clienti dal gas  all'energia elettrica attraverso una rete di 3.000 partner commerciali e più di 1.000 punti vendita al  2030; sviluppare più di 2.000 comunità energetiche in ambito condominiale e oltre 100 Comunità  Energetiche Rinnovabili (CER); installare presso i clienti industriali e della Pubblica Amministrazione fino a 1 GW di  fotovoltaico per autoconsumo; diventare uno dei primi operatori della mobilità sostenibile: elettrica, GNL, biometano; raddoppiare i punti luce pubblici gestiti arrivando a 2 milioni.

Edison da lungo tempo rivolge particolare attenzione alla responsabilità sociale: da questo impegno è nata  nel 2021 la Fondazione EOS – Edison Orizzonte Sociale ETS, con l’obiettivo di creare valore e innovazione  sociale sul territorio. In occasione del suo 140° anniversario, Edison insieme alla Fondazione EOS ha  deciso di sostenere un importante progetto per la riabilitazione psicosociale degli adolescenti con  disturbo neuropsichiatrico (disturbi DAN, ansia, ritiro sociale e rifiuto scolastico) di Casa Oz di Torino. Fondazione EOS ed Edison forniranno un supporto concreto a Casa Oz, un ente del terzo settore attivo dal  2007 che si occupa di accoglienza per bambini e adolescenti che affrontano la malattia e le loro famiglie. Con  questo ente il Gruppo ha avviato una collaborazione lo scorso anno per accogliere i bambini e ragazzi  ospedalizzati provenienti dall’Ucraina. Inoltre, attraverso Edison Energia verrà realizzata una comunità  energetica solidale presso il nuovo centro del Molino di Cavoretto che sarà donata a Casa OZ. In occasione del suo 140 anniversario, Edison, già Fondatore Sostenitore dal 2020, diventerà Fondatore  Permanente del Teatro alla Scala. L’impegno sarà formalizzato in novembre con la cooptazione da parte  dell’Assemblea della Fondazione Teatro alla Scala, presieduta dal Sindaco di Milano Giuseppe Sala. Un  passaggio questo che celebra un legame profondo: esattamente 140 anni fa Edison illuminò per la prima volta  con luce elettrica il Teatro alla Scala, grazie all’energia generata dalla prima centrale termoelettrica  dell’Europa Continentale di via Santa Radegonda, a pochi passi dal Duomo di Milano. Grazie all’intuizione del  fondatore di Edison e rettore del Politecnico di Milano, Giuseppe Colombo, il 26 dicembre 1883 il pubblico  assistette alla Prima della Gioconda di Amilcare Ponchielli in un teatro illuminato da 2.450 lampadine che  sostituivano definitivamente i lumi a gas. Fu l’avvio del processo di elettrificazione del Paese e l’inizio di una  nuova era, di cui Edison si apprestava ad essere un protagonista indiscusso dello sviluppo economico e  sociale del Paese.

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