Dopo i confronti pubblici e una serie di video molto seguiti il Direttore del Dipartimento di Economia ha accelerato parecchio sull’aumento dei consensi. Il suo cavallo di battaglia è che servono concretezza, metodo, trasparenza, visione, altrimenti si rischia di fare promesse senza coperture. “Con me arrivano più risorse, vi dimostro come”.
Link Video “Con me più risorse. Ecco come”: https://youtu.be/FGubQWdMJYg
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Non è più soltanto una candidatura molto autorevole. Quella del prof. Marcello Signorelli (foto), Direttore del Dipartimento di Economia dell’Università di Perugia e unico candidato ad essere stato Presidente di una società scientifica internazionale, si sta rivelando la vera sorpresa di questa tornata elettorale per il Rettorato dell’Università di Perugia. Negli ultimi quindici giorni, dopo i principali confronti pubblici tra i cinque candidati, il suo nome ha cominciato a circolare con crescente insistenza tra chi inizialmente si diceva indeciso o disilluso o addirittura lo considerava fuori gioco. I segnali sono molteplici e convergenti: alta partecipazione ai suoi incontri, apprezzamento trasversale alle aree disciplinari, crescente attenzione per il suo approccio sul nodo cruciale delle risorse, uno dei pochi realmente strutturati.
Il punto di svolta è stato quando l’attenzione si è concentrata sul tema della “massimizzazione delle risorse”. In quell’occasione, Signorelli ha spiegato in modo diretto come intende affrontare uno dei vincoli più sottovalutati nelle fasi elettorali, oggi più di ieri: la scarsità crescente di fondi di finanziamento ordinario, la gestione del bilancio, le modalità per attrarre maggiori risorse e soprattutto per farlo in modo continuativo. “Non è un tema marginale – ha spiegato nel suo video – è il punto cruciale che determina la differenza tra un piano realizzabile per tutto il personale e su altro rispetto ad un elenco di buone intenzioni o promesse elettorali destinate a restare sulla carta”.
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Un contesto difficile e una proposta precisa
Dopo aver richiamato il taglio su FFO di 173 milioni di euro nel 2024, gli altri numeri che cita Signorelli sono quelli della Legge di Bilancio 2025 approvata a fine 2024: un taglio di 247 milioni di euro al Ministero dell'Università e della Ricerca previsto nel 2025, seguito da una riduzione di 239 milioni nel 2026 e di 216 milioni nel 2027. “Questi tagli colpiranno anche la nostra Università – ha detto – e si sommano alla mancata copertura dell’aumento retributivo del 4,8% per i docenti e di altri aumenti di costi nonché alla avviata chiusura della stagione dei fondi PNRR”.
In questo scenario, per Signorelli, c'è troppa strumentalità elettorale nel parlare di programmi di reclutamento RTT e completamenti carriere, di welfare e progressioni per il personale TAB e di migliore applicazione del diritto allo studio senza affrontare con realismo e rigore la questione della massimizzazione delle risorse e di una più raffinata gestione di bilancio. Ma ciò che distingue la sua proposta non è solo la diagnosi, è la terapia. E quella terapia si chiama metodo.
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Deleghe trasparenti, niente promesse, task force sul FFO
“Il mio metodo si fonda su due scelte nette”, ha spiegato. “La prima è che non ho promesso e non prometterò alcuna delega prima delle elezioni. Chi lavorerà con me sarà scelto sulla base di manifestazioni di interesse e competenze dimostrate, non per logiche elettorali. Ogni delega sarà una risorsa strategica, non un premio. Un obbiettivo fondamentale delle azioni dei Delegati è far arrivare più risorse”.
La seconda scelta è la costituzione di un gruppo di lavoro tecnico-scientifico permanente per lavorare sull’FFO. Non una struttura simbolica, ma un team operativo composto da 20-30 docenti, esperti nelle analisi empiriche dinamiche, in grado di seguire l’evoluzione dei criteri di ripartizione FFO, produrre report bimestrali e supportare le decisioni della governance. “Il Ministero sta per riformare i meccanismi di assegnazione del FFO – ha ricordato Signorelli – e chi non ci starà con enorme attenzione, rigore e continuità, perderà risorse e terreno. Io voglio che l’Università di Perugia conquista più risorse, il massimo possibile con azioni adeguate”.
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Bilancio raffinato, meno accantonamenti e più impatto
Ma il metodo Signorelli si estende anche alla gestione delle risorse nei flussi di bilancio. In particolare al modo in cui il bilancio viene concepito e utilizzato. “L’anno scorso vi è stato un avanzo rilevante di 38,5 milioni di euro – ha ricordato – una cifra che ha un costo implicito che va considerato in maniera più accurata”.
Per una gestione calibrata delle risorse, il candidato propone una doppia delega al bilancio: una più tradizionale, per la parte contabile, e una strategica, incaricata di analizzare nel continuo i flussi in entrata e uscita, i margini di distanza dall'80% sull'indicatore cruciale, il timing delle prese di servizio e gli impatti sulle dinamiche di bilancio. “Serve una gestione più fine – ha spiegato – ad esempio scaglionare le prese di servizio dei docenti in modo calibrato calcolando gli effetti sulla spesa annua e pluriennale. Solo così potremo gestire un numero più elevato di progressioni di carriera per i tanti Associati abilitati e un numero significativo di reclutamenti”.
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Priorità alle persone, fondi separati per le strutture
Altro punto chiave della proposta riguarda l’allocazione delle risorse FFO. “Devono essere impiegate solo sul personale – ha detto con chiarezza – non possiamo continuare a finanziare strutture con fondi che devono servire ad aumentare gli ordinari, fare reclutamenti, welfare progressioni per il personale TAB e CEL. Per gli edifici servono altri Fondi, e serve una squadra competente che vada a prenderli, conquistandone molti di più di quanto avviene fino ad ora”.
Il programma prevede quindi una rete di delegati stabili con presenza a Roma, presso i Ministeri, alla Regione Umbria e nelle sedi europee, per intercettare risorse a fondo perduto e in cofinanziamento per laboratori, aule, infrastrutture. “Molti edifici sono in condizioni molto critiche e serve un metodo nuovo per la Ripartizione Tecnica e per migliorare enormemente qualità e tempi di spesa”.
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Una campagna sobria, una strategia razionale
Un altro elemento che sta colpendo positivamente molti colleghi è lo stile della campagna di Signorelli. Nessuna telefonata insistente, nessun pressing individuale, nessuna logica di promessa in cambio di consenso. “Ho messo tutto sul mio sito – ha detto – ho dato disponibilità a incontrare chiunque, ma ho evitato un approccio troppo personalistico o 'porta a porta'. Penso che in una comunità accademica debbano contare le idee e i metodi, e l'autorevolezza va dimostrata anche in fase elettorale”.
Il sito, www.marcellosignorelli.it raccoglie anche brevi video tematici, oltre al Programma integrale e tante altre informazioni. Una comunicazione trasparente, accessibile e completa.
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Ultimo appello: “Il mio metodo è il più funzionale per far arrivare più risorse”
Nel video conclusivo di questa fase della campagna elettorale per la corsa a Rettore, Signorelli ha ribadito il suo obiettivo strumentale: “Portare al massimo del possibile le risorse all’Università di Perugia. Non è solo una priorità, è una condizione necessaria per qualunque altro intervento e obiettivo strategico su ricerca scientifica, qualità didattica e terza missione”.
E ha concluso con un appello netto, rivolto a chi ancora sta decidendo: “Ho scelto un approccio razionale, orientato ai risultati massimi nei prossimi 6 anni e non alle logiche e strategie elettorali. Se ritenete che questo metodo sia il più funzionale per affrontare la difficile fase che ci aspetta, fatelo valere il 4 giugno votandomi”.