Il 2023 si chiude con risultati eccellenti per Eni

- di: Redazione
 
Il 2023 si chiude con risultati molto positivi per Eni.
Nonostante la volatilità legata alla flessione dei prezzi di petrolio Brent e gas, l'utile ante imposte adjusted del quarto trimestre arriva a 3,2 miliardi di euro (15,1 miliardi su base annua). L'utile operativo proforma adjusted del trimestre è di 3,8 miliardi (17,8 miliardi nell'anno), trainato dai risultati di E&P (utile operativo di 2,4 miliardi), dal contributo di Plenitude e dalla performance record di GGP (utile operativo adjusted di 0,68 miliardi di euro nell'ultimo trimestre 2023, con valore dell'anno da record a 3,2 miliardi di euro, +57%).

Il 2023 si chiude con risultati eccellenti per Eni

Enilive raggiunge un utile operativo adjusted di 0,12 miliardi nel trimestre (+5%) e di 0,73 miliardi nell'anno (+8%), mentre il settore Plenitude & Power vede il dato scendere del 6% fino a 0,11 miliardi, per via dei minoti margini dell'energia generata da rinnovabili o impianti termoelettrici. Su base annua, l'utile operativo adjusted sale invece dell'11% fino a 0,68 miliardi di euro (EBITDA 2023 a 0,93 miliardi di euro).

L’utile netto adjusted di competenza degli azionisti Eni del quarto trimestre 2023 è stato di 1,64 miliardi di euro con un tax rate consolidato di circa 48%. Nell’esercizio 2023 l'utile netto adjusted di competenza degli azionisti Eni è stato di 8,3 miliardi di euro e il tax rate di circa 44%. 

Nel quarto trimestre 2023 il flusso di cassa da attività operativa adjusted ante working capital al costo di rimpiazzo è stato di 3,6 miliardi di euro, superiore agli investimenti organici di 2,4 miliardi di euro, generando pertanto un free cash flow organico di 1,2 miliardi di euro. Nell’ esercizio 2023, il flusso di cassa adjusted è stato pari a 16,5 miliardi di euro, superiore ai fabbisogni per investimenti pari a 9,2 miliardi di euro, generando un free cash flow organico di circa 7,3 miliardi di euro che ha consentito di remunerare gli azionisti attraverso il pagamento dei dividendi (3 miliardi di euro) e il programma di acquisto azioni proprie (1,8 miliardi di euro) e di perseguire strategiche opportunità di portafoglio per accelerare la crescita nel business della decarbonizzazione (2,4 miliardi di euro), inclusa l’acquisizione di Chalmette negli Stati Uniti, l’incremento della partecipazione in Novamont ottenendone il controllo, e l’acquisto di asset a gas in Algeria.

Claudio Descalzi, Amministratore Delegato di Eni (nella foto), ha così commentato: "Il 2023 è stato per Eni un altro anno di eccellenti risultati, nonostante uno scenario incerto e volatile. Abbiamo conseguito ottimi risultati sia finanziari che operativi, progredendo nella nostra strategia di creazione di valore, di decarbonizzazione e di contestuale garanzia di stabilità e affidabilità delle forniture energetiche. Il nostro modello satellitare distintivo si conferma un’efficace leva nell’accelerazione della crescita di valore, contribuendo alla nostra performance in modo sostanziale. Abbiamo recentemente finalizzato l’acquisizione di Neptune che, con il suo portafoglio prevalentemente a gas, e sinergico ai nostri asset in Nord Europa, Indonesia e Nord Africa, costituirà un elemento chiave per i nostri piani di sviluppo. Nel 2023 abbiamo avviato nel rispetto dei tempi e dei budget i due rilevanti progetti Baleine in Costa d’Avorio e Floating GNL Congo (fase 1). Grazie agli straordinari successi esplorativi in Indonesia e in altre geografie abbiamo confermato la nostra leadership nel settore; al tempo stesso abbiamo conseguito il massimo livello di produzione rispetto all’intervallo obiettivo annunciato. Il settore GGP ha realizzato risultati record facendo leva sulla qualità del portafoglio, azioni di ottimizzazione e favorevoli accordi contrattuali. La realizzazione di progetti a gas e a contenute emissioni è solo un aspetto del nostro piano di transizione, che ci vede anche impegnati nell’aumentare in maniera rilevante la presenza nel settore delle nuove energie. Enilive, attiva nei business dei biocarburanti e dei servizi di mobilità, ha ampliato la propria presenza internazionale attraverso l’acquisizione della partecipazione del 50% nella bioraffineria di Chalmette negli Stati Uniti e l’accordo di joint venture con LG Chem per la realizzazione di un nuovo impianto in Corea del Sud. Plenitude ha raggiunto i 3 GW di capacità rinnovabile. Entrambi i business già adesso assicurano un contributo economico di circa 1 miliardi di euro di EBITDA ciascuno. Attraverso il recente accordo per l’ingresso nel capitale di Plenitude di un investitore istituzionale, abbiamo dato visibilità al valore di questo business stimato in circa 10 miliardi di euro rafforzando l’accesso a mezzi finanziari incrementali a sostegno dei nostri piani di crescita. I risultati finanziari di Gruppo sono stati eccellenti con un Ebit proforma di circa 18 miliardi di euro e un utile netto adjusted superiore a 8 miliardi di euro. La generazione di cassa operativa con 16,5 miliardi di euro su base adjusted prima dell’assorbimento del circolante ha assicurato un significativo surplus in aggiunta al sostanziale ritorno di cassa agli azionisti di 4,8 miliardi di euro, mantenendo un rapporto di indebitamento di 0,2".
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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