• Tutto con Bancomat. Scambi denaro, giochi ti premi.
  • Esprinet molto più di un distributore di tecnologia
  • Fai un Preventivo

Ercolano, le terme suburbane riemergono: patrimonio, economia e la sfida del tempo

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Ercolano, le terme suburbane riemergono: patrimonio, economia e la sfida del tempo

FOTO: Mboesch - CC BY-SA 3.0

Le terme suburbane di Ercolano, chiuse al pubblico per oltre vent’anni, sono tornate a nuova vita grazie a un cantiere di restauro finanziato con circa 5 milioni di euro dal Ministero della Cultura e dal Packard Humanities Institute. Il progetto, avviato nell’autunno del 2024, non è solo un’opera di conservazione: il Parco Archeologico ha scelto di aprire i lavori ai visitatori, trasformando il restauro in un laboratorio pubblico. Ogni fine settimana gruppi di dieci persone possono osservare da vicino il consolidamento delle strutture, la sostituzione delle coperture, la messa in sicurezza delle facciate e la cura dei mosaici e degli affreschi.

Ercolano, le terme suburbane riemergono: patrimonio, economia e la sfida del tempo

Questo modello di “cantiere aperto” coniuga due esigenze: la tutela rigorosa del bene e la creazione di un’esperienza immersiva, capace di alimentare l’interesse del pubblico e rafforzare il legame tra comunità e patrimonio.

Il nodo tecnico: salvare pietra e colore

Il sito sorge a ridosso del fronte costiero antico, in un contesto fragile dove salinità e umidità hanno accelerato il degrado di stucchi, pitture e strutture murarie. Le sfide non sono soltanto estetiche: il rischio di infiltrazioni e crolli richiede soluzioni ingegneristiche complesse. Gli interventi includono sistemi di drenaggio per gestire le acque meteoriche, barriere per contenere la spinta del mare, nuove coperture progettate per integrarsi con le strutture romane senza tradirne la fisionomia.

Il lavoro degli archeologi e dei restauratori è dunque duplice: preservare l’autenticità e al tempo stesso garantire stabilità. Un equilibrio sottile, che impone tecniche sofisticate di consolidamento e l’uso di materiali compatibili con gli originali.

Turismo culturale come leva economica
Il restauro delle terme si inserisce in una più ampia strategia di rilancio turistico della Campania archeologica. Con Pompei che attrae ogni anno milioni di visitatori, Ercolano rischiava di restare schiacciata dall’ingombrante vicino. Ma l’apertura del cantiere può ridefinire le dinamiche: l’esperienza unica di visitare un restauro in corso è un attrattore che differenzia l’offerta.

Le ricadute economiche sono evidenti: maggiore afflusso significa domanda per ristorazione, ospitalità e servizi locali. La creazione di percorsi integrati Pompei-Ercolano-Oplontis, già in discussione, può trasformare il territorio in un distretto turistico-culturale di scala internazionale. L’indotto non riguarda solo i flussi immediati: la capacità di prolungare la permanenza media dei visitatori genera un valore aggiunto che incide direttamente sul PIL locale.

Concorrenza e complementarità dei siti campani
La Campania ospita una rete di siti archeologici straordinari: oltre a Pompei ed Ercolano, la Reggia di Caserta, Paestum, i Campi Flegrei, Capua antica. In questo contesto competitivo, la sfida è differenziare e integrare. Ercolano può giocare la carta della dimensione più raccolta e del rapporto diretto col mare, mentre Pompei rimane il paradigma della città sepolta.

Il posizionamento internazionale dipenderà dalla capacità di promuovere pacchetti culturali integrati, in grado di attrarre turismo di qualità e non solo flussi di massa. Le terme suburbane, con i loro affreschi e mosaici, diventano un tassello prezioso di questo mosaico regionale.

Un equilibrio finanziario da costruire
La sostenibilità resta il nodo critico. I 5 milioni di euro coprono l’attuale fase di restauro, ma il mantenimento annuale richiederà risorse costanti. La scelta di aprire i cantieri consente di generare introiti immediati, ma il modello non può reggersi senza una gestione lungimirante: tariffe calibrate, partenariati pubblico-privati, coinvolgimento di sponsor culturali e fondazioni.

In prospettiva, l’Italia dovrà decidere se trattare questi interventi come spese straordinarie o come investimenti permanenti. La differenza è cruciale: nel primo caso si rischia un ciclo di restauri emergenziali, nel secondo si costruisce una politica di manutenzione continua, più sostenibile nel lungo periodo.

Identità e futuro

Le terme suburbane raccontano la storia della famiglia Nonii Balbi e del loro ruolo nella vita pubblica di Ercolano. Oggi raccontano anche altro: la capacità di un Paese di trasformare il proprio patrimonio in risorsa viva. Ogni affresco salvato, ogni mosaico riportato alla luce è un atto politico e culturale.

Per l’Italia, che vive di turismo e cultura, la sfida non è solo conservare il passato, ma renderlo produttivo senza snaturarlo. Ercolano diventa così un caso emblematico: un cantiere che non parla solo agli archeologi, ma a economisti, operatori turistici, decisori politici. La partita si gioca sull’equilibrio fra autenticità e sostenibilità.

Notizie dello stesso argomento
  • Con Bancomat, scambi denaro, giochi e ti premi.
  • Punto di contatto tra produttori, rivenditori & fruitori di tecnologia
  • POSTE25 sett 720