Un boato improvviso e un’enorme palla di fuoco hanno scosso il quartiere Prenestino a Roma nella tarda mattinata di oggi. Un’esplosione, avvenuta in un distributore di GPL in via dei Gordiani durante un’operazione di rifornimento, ha causato il ferimento di almeno 29 persone, tra cui forze dell’ordine, operatori del soccorso e residenti. Il tetto della cisterna è stato scaraventato a oltre 300 metri di distanza, provocando danni materiali e il panico tra gli abitanti della zona.
Esplosione a Roma in via dei Gordiani: almeno 29 feriti
Secondo una prima ricostruzione dei Vigili del Fuoco, l’incidente è avvenuto durante il trasferimento del gas da una cisterna mobile alla struttura di stoccaggio del distributore. Le cause dell’esplosione sono ancora al vaglio degli inquirenti, ma l’impatto è stato talmente violento da rendere necessario l’intervento immediato di squadre antincendio e forze dell’ordine. Otto agenti di polizia, un vigile del fuoco, un operatore del 118 e un carabiniere sono stati coinvolti e feriti. Numerosi cittadini, colpiti dai vetri infranti delle abitazioni circostanti, sono stati soccorsi sul posto o trasportati in ospedale. Nessuno, secondo quanto riferito dal Questore, sarebbe in pericolo di vita.
Evacuazioni e misure d’emergenza
Il boato ha scosso l’intero quadrante Est della Capitale, con testimonianze arrivate anche da quartieri più distanti. Due palazzi adiacenti al punto dell’esplosione sono stati immediatamente evacuati per motivi di sicurezza, così come un centro estivo frequentato da decine di bambini. La fermata Teano della metropolitana linea C è stata chiusa temporaneamente per verifiche strutturali. I Vigili del Fuoco hanno faticato per ore nel domare le fiamme, alimentate dal materiale infiammabile fuoriuscito dopo la deflagrazione. La Protezione civile del V Municipio ha diramato un avviso urgente alla cittadinanza invitando tutti a tenere porte e finestre chiuse per il rischio di inalazione di sostanze tossiche. L’Arpa Lazio ha attivato un monitoraggio straordinario della qualità dell’aria per valutare gli effetti ambientali dell’esplosione.
La reazione delle istituzioni
Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri si è recato subito sul posto per coordinare le operazioni e per verificare la situazione di persona. "È un evento drammatico che avrebbe potuto avere conseguenze ancora più gravi. Ringrazio tutti i soccorritori per la prontezza e il coraggio dimostrati", ha dichiarato. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è stato informato dell’accaduto e segue costantemente l’evolversi della situazione. Anche Papa Leone ha espresso il suo turbamento: “Un tragico incidente. Prego per tutte le persone coinvolte”. La premier Giorgia Meloni ha diffuso un messaggio di solidarietà: “Esprimiamo vicinanza ai feriti e gratitudine ai soccorritori intervenuti con tempestività e competenza”. Solidarietà è arrivata anche da Ignazio La Russa, Lorenzo Fontana, Elly Schlein e Antonio Tajani. Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha dichiarato che il Ministero monitora costantemente la situazione: “Siamo grati alla Polizia e ai Vigili del Fuoco, impegnati a gestire una crisi delicatissima”.
Le indagini in corso
La Procura di Roma ha aperto un fascicolo d’indagine per fare piena luce sulle dinamiche e le eventuali responsabilità dell’incidente. Gli inquirenti stanno ascoltando i testimoni, acquisendo i filmati delle telecamere di sorveglianza e raccogliendo le relazioni tecniche dei Vigili del Fuoco. In parallelo, sarà verificata tutta la documentazione relativa al rispetto delle norme di sicurezza e alle procedure di manutenzione della cisterna e degli impianti coinvolti. Una delle ipotesi principali è che si sia verificato un malfunzionamento durante il travaso del GPL, con una possibile dispersione di gas che avrebbe poi innescato la detonazione. I residenti hanno riferito di un forte odore di gas già nelle ore precedenti all’esplosione, dettaglio che potrebbe rivelarsi cruciale nelle prossime ore.
Precedenti e preoccupazioni
Non è la prima volta che un evento simile scuote il Lazio. Nel 2018, a Rieti, un altro distributore di GPL fu teatro di una violenta esplosione, che provocò due morti e decine di feriti. Le somiglianze tra i due episodi fanno emergere l’urgenza di una riflessione più ampia sul controllo degli impianti e sulla sicurezza dei rifornimenti in aree urbane ad alta densità abitativa. La presenza di distributori di gas in zone residenziali, infatti, solleva non pochi interrogativi sulla compatibilità tra esigenze di servizio e sicurezza pubblica.
Le prossime ore
L’area interessata resta off limits. Tecnici, forze dell’ordine e operatori dell’Arpa continueranno a operare nelle prossime ore per la messa in sicurezza e la valutazione dei danni. Le famiglie evacuate sono state temporaneamente ospitate presso strutture comunali o da parenti, mentre l’amministrazione ha attivato un numero di emergenza per fornire informazioni e assistenza. Resta alta la tensione tra i residenti del quartiere, colpiti da un evento che ha riportato alla memoria la fragilità del tessuto urbano e la necessità di politiche più attente alla prevenzione.