Cina: le imprese straniere prelevano più di quanto investono

- di: Redazione
 
Le imprese straniere hanno prelevato denaro dalla Cina a un ritmo più rapido di quello che ne hanno immesso. Il dato, che è ufficiale, viene messo in relazione al rallentamento dell'economia cinese, i bassi tassi di interesse e i contrasti con gli Stati Uniti. Tutte cose che, a detta degli analisti, starebbero spingendo le imprese straniere a guardarsi in giro, pensando a mercati alternativi.

Cina: le imprese straniere prelevano più di quanto investono

I dati sono inequivocabili: la Cina ha registrato un deficit di 11,8 miliardi di dollari in investimenti esteri nei tre mesi fino alla fine di settembre. Ed è la prima volta da quando sono iniziate le registrazioni nel 1998. Un elemento che porta ad una facile considerazione: le società straniere non stanno reinvestendo i loro profitti in Cina, ma stanno piuttosto spostando il denaro fuori dal paese.
Come confermato, ad esempio, da un produttore svizzero, che lo scorso anno ha ritirato 277 milioni di dollari dalla Cina, davanti alla crescita economica più lenta del previsto (o dell'auspicato), con i correttivi che tardano ad arrivare.

Le imprese straniere, davanti al quadro generale, hanno da tempo (già lo scorso anno) avviato azioni che possano mitigare gli effetti negativi della situazione.
La Cina peraltro deve recuperare terreno dopo le durissime misure adottate per contenere la pandemia di Covid-19, che hanno comportato anche la chiusura di stabilimenti, causando interruzioni nelle catene di approvvigionamento di molte aziende. Come accaduto per Apple, che produce la maggior parte dei suoi iPhone in Cina e che ora sta provvedendo a trasferire la produzione in India.
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