Usa: passa anche al Senato l'accordo sul debito pubblico, sventato il pericolo default

- di: Redazione
 
Con il via libera anche da parte del Senato americano all'accordo sul debito pubblico, che aveva già ricevuto luce verde dalla Camera dei Rappresentanti, è stato sventato il pericolo di un default che sarebbe stato devastante, e non solo per l'economia statunitense. Ora il provvedimento passa alla firma del presidente Biden, per diventare legge prima della scadenza. Comunque, l'accordo, frutto di un complesso negoziato tra Biden e lo speaker della Camera, Kevin McCarthy, lascia insoddisfatti larghi settori sia dei repubblicani che dei democratici, anche se la sua ratifica allontana lo spettro del default, che avrebbe avuto ripercussioni sino al 2025, dopo le prossime elezioni presidenziali. La legge è passata, con voto bipartisan, con 63 favorevoli e 36 contrati.

Usa: passa anche al Senato l'accordo sul debito pubblico, sventato il pericolo default

Biden, in una dichiarazione dopo il voto, ha detto che i senatori di entrambe le parti "hanno dimostrato ancora una volta che l'America è una nazione che paga i suoi conti e rispetta i suoi obblighi, e lo sarà sempre".
Dicendo che avrebbe firmato il disegno di legge il prima possibile, Biden ha poi aggiunto che ''questo accordo bipartisan è una grande vittoria per la nostra economia e il popolo americano".
Un'azione rapida era vitale se Washington sperava di rispettare la scadenza di lunedì prossimo, quando il Tesoro ha detto che gli Stati Uniti avrebbero cominciato a essere a corto di denaro per pagare i conti, rischiando un default devastante. L'innalzamento del limite del debito nazionale, ora di 31,4 trilioni di dollari, garantirebbe al Tesoro la possibilità di prendere in prestito per pagare i debiti statunitensi già contratti.

Nel complesso, il disegno di legge di 99 pagine limita la spesa per i prossimi due anni, sospende il tetto del debito fino a gennaio 2025 e modifica alcune politiche, tra cui l'imposizione di nuovi requisiti di lavoro per gli americani più anziani che ricevono aiuti alimentari. Il ddl, poi, aumenta i fondi per la difesa e per i veterani, taglia i nuovi soldi per gli agenti dell'Internal Revenue Service (il braccio operativo del fisco) e rifiuta l'appello di Biden di annullare le agevolazioni fiscali dell'era Trump sulle società e sui ricchi per aiutare a coprire i deficit della nazione. L'accordo impone tagli automatici dell'1% se il Congresso non approva i suoi conti di spesa annuali.
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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