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IBL: Attenti al boomerang, tassare il digitale è un autogol europeo

- di: Bruno Coletta
 
IBL: Attenti al boomerang, tassare il digitale è un autogol europeo

L'Istituto Bruno Leoni boccia i dazi ritorsivi contro gli Usa: “Colpiremmo solo noi stessi”. Serve lucidità, non rabbia, per rispondere a Trump.

(Foto: Carlo Stagnaro, direttore ricerche IBL).

IBL mette in guardia l’Unione europea da una tentazione pericolosa: rispondere ai dazi di Donald Trump con controdazi sui servizi digitali importati dagli Stati Uniti. L’idea circola in ambienti europei e potrebbe sembrare, a prima vista, una mossa strategica per colpire l’America dove è più forte. Ma è una falsa buona idea.

“Un dazio è sempre una tassa sugli importatori”, afferma IBL, ricordando che chi ne paga il conto non è chi lo subisce formalmente, ma chi acquista i beni o i servizi colpiti. Proprio come i consumatori americani soffrono per le misure protezionistiche di Trump, così sarebbero le imprese e i cittadini europei a subire le conseguenze di eventuali contromisure digitali.

Il paradosso europeo dei servizi digitali

L’istituto liberal-liberista puntualizza: se oggi l’Europa gode di un surplus commerciale di quasi 200 miliardi sulle merci, lo scenario si ribalta completamente nei servizi, dove gli Stati Uniti vantano 150 miliardi di attivo. La tentazione di colpire proprio lì, dunque, è comprensibile. Ma sbagliata.

“Perché si mettono i dazi?”, si chiede IBL. Per scoraggiare l’acquisto di beni esteri e sostituirli con alternative nazionali. Ma nel caso del digitale — dai servizi ICT alle piattaforme, passando per i software e la proprietà intellettuale — una reale alternativa europea ai colossi americani semplicemente non esiste. E allora?

“Colpiremmo solo noi stessi”, evidenzia l’Istituto Bruno Leoni. I prezzi salirebbero, la competitività dell’Europa calerebbe, e paradossalmente si finirebbe per tassare servizi che l’Unione e gli Stati membri stanno attivamente sussidiando nell’ambito della transizione digitale. Una contraddizione in termini, ben rappresentata da una metafora spiazzante: “È come chi, per fare un dispetto alla moglie, si taglia…”. Il finale, volutamente lasciato sospeso, è eloquente.

Innovazione e apertura: le vere armi dell’Europa

Ma non è tutto. L’IBL ricorda che i servizi digitali americani non sono un lusso, ma strumenti essenziali per l’innovazione, la produttività e la modernizzazione delle imprese europee. Colpirli significherebbe intrappolare l’Europa nel protezionismo altrui, rinunciando alla propria vocazione aperta e competitiva.

“Meglio capire cosa non fare, prima di decidere cosa fare”, ammonisce l’Istituto Bruno Leoni. La risposta ai dazi di Trump deve essere politica, diplomatica e commerciale, ma mai autolesionista. In un mondo dove l’interconnessione è la regola, chi alza muri senza sapere dove colpiscono finisce per schiacciarsi da solo.

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