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Federalberghi, 35 milioni di italiani al mare. Bocca: “per il 41% niente vacanza, gli altri le accorceranno”

- di: Barbara Bizzarri
 
Federalberghi, 35 milioni di italiani al mare. Bocca: “per il 41% niente vacanza, gli altri le accorceranno”
Saranno 34,7 milioni gli italiani già andati in vacanza oppure che sono in procinto di partire durante il periodo estivo, dormendo almeno una notte fuori casa: questa la stima di Federalberghi, secondo cui l'89,6% rimarrà in Italia. Il mare si conferma la meta preferita (82,3%), seguito dalla montagna (8,5%) e dalle città d'arte (2,7%). Anche tra chi si recherà all'estero (10,4%), sarà il mare ad attirare maggiormente (59,7%). La spesa media complessiva (viaggio, vitto, alloggio e divertimenti) per tutta l'estate si attesta sugli 972 euro a persona, per un giro d'affari di 33,8 miliardi.

Federalberghi, 35 milioni di italiani al mare. Bocca: “per il 41% niente vacanza, gli altri le accorceranno”

Solo l'1,4% degli italiani che hanno effettuato o effettueranno un periodo di ferie durante l'estate 2023 ha scelto il mese di giugno per la propria vacanza; agosto si conferma il mese leader, con il 77% degli italiani che lo scelgono per la propria vacanza principale, seguito dal mese di luglio, che fa registrare un 17,6%, mentre il 4% di chi andrà in vacanza ha preferito settembre.

Il 55,1% dei vacanzieri utilizzerà la propria macchina per recarsi presso il luogo della vacanza. Il 31,6% viaggerà in aereo e il 5,1% in nave: nella scelta del mezzo, prevale la comodità (66,2%).

Il 41,1% della popolazione non farà vacanze tra giugno e settembre. Si resta a casa principalmente per motivi economici (48,2%), per motivi familiari (22,5%), per impedimenti di salute (16,1%), perché si andrà in vacanza in un altro periodo (9,6%).

Ovviamente, il problema del caro vita resta e i numeri non devono ingannare, perché l'aumento dei prezzi ha generato nei vacanzieri di questa estate la necessità di ridurre la durata del viaggio e le spese in generale, tra alloggio, cibo e divertimenti: "Vorremmo usare toni entusiastici rispetto ai risultati della nostra rilevazione - commenta Bernabò Bocca, Presidente di Federalberghi - ma siamo ben consapevoli di quanto alcuni aspetti siano da leggere con grande cautela. Innanzitutto, agosto è sempre stato il mese delle grandi partenze, e in questo senso nulla di nuovo sotto il sole. Ciò che colpisce è il 41% di italiani che non farà vacanza, principalmente per motivi economici. Ma anche tra coloro che partiranno, un buon 45% cercherà di contenere le spese. Questo è il segnale chiaro di un disagio, e chi riuscirà a partire sembra essere rassegnato a dover fare comunque economia: magari accorciando la vacanza o cercando di spendere meno sulle altre voci quali alloggio, cibo e divertimento".

Inoltre, aggiunge Bocca, "anche il maggior anticipo riservato alle prenotazioni, probabilmente, va letto in questa luce. Quest'anno infatti ci risulta che il 15% dei viaggiatori abbia prenotato la vacanza con due mesi di anticipo. Dopo i disagi del Covid, ci eravamo disabituati a programmare la villeggiatura per tempo. Ora invece c'è un ritorno all'antico, anche nell'ottica di un maggior risparmio".

Per Federalberghi, la scelta prevalentemente interna dei vacanzieri è un motivo di orgoglio: "Sebbene le destinazioni all’estero, specialmente Grecia, Spagna e Croazia, siano prese in maggior considerazione rispetto agli ultimi due anni, è motivo di orgoglio constatare che l'Italia continui ad essere destinazione preferita dagli italiani stessi. Sicilia, Puglia, Campania e Sardegna risultano essere, in sequenza, le località prese d'assalto dai nostri concittadini. Ma non vi è regione d'Italia che non riscuota il suo successo in riferimento alle scelte dei viaggiatori. Paradossalmente, nell'era del post Covid, quello di scegliere l'Italia è percepito come un valore aggiunto che va mantenuto e coltivato, soprattutto nella prospettiva di guardare al turismo come un unicum e non soltanto come ad un fenomeno legato al tema dell'alta stagione".

Nei giorni scorsi, l’Istat ha aggiornato i dati relativi alle presenze dei turisti italiani e stranieri nelle strutture turistico ricettive italiane. Nel periodo gennaio-maggio 2023, l’Istituto Nazionale di Statistica ha rilevato un calo del 5,7% dei pernottamenti rispetto al corrispondente periodo del 2019 ( -6,6% per gli italiani e -4,9% per gli stranieri). Incrociando i dati con le risultanze dell’osservatorio Federalberghi relative al mese di giugno, si può stimare che il primo semestre 2023 abbia fatto segnare un calo di circa il 2,9%.

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