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Verso Ferragosto con l’anticiclone africano: caldo estremo fino a 39 gradi, allerta in cinque città

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Verso Ferragosto con l’anticiclone africano: caldo estremo fino a 39 gradi, allerta in cinque città

Ferragosto si avvicina sotto il segno dell’anticiclone africano. Dopo una breve tregua, l’alta pressione subtropicale torna a espandersi sull’Italia, portando con sé una nuova ondata di caldo intenso che investirà il Paese tra sabato 10 e domenica 11 agosto. Le temperature supereranno i 37–38 gradi in numerose zone della Pianura Padana, del Centro-Sud e delle isole. In alcune aree interne si toccheranno anche i 39 gradi, soprattutto nel Foggiano, nel Viterbese e nella provincia di Matera.

Ferragosto si avvicina sotto il segno dell’anticiclone africano

Il Ministero della Salute ha emesso un’allerta arancione per cinque città: Bologna, Firenze, Roma, Perugia e Campobasso. Si tratta di contesti urbani ad alta densità, dove il mix tra calore, umidità e inquinamento può causare disagi seri, soprattutto per le fasce più fragili della popolazione.

Un weekend rovente: i picchi tra sabato e domenica
Secondo le previsioni del Centro Meteo Nazionale, i picchi termici più elevati si registreranno tra sabato pomeriggio e domenica sera, quando il nucleo dell’anticiclone raggiungerà il massimo della sua forza. Anche di notte le temperature minime resteranno elevate, con valori superiori ai 24 gradi in molte città del Nord e del Centro, rendendo difficile il recupero fisiologico durante il riposo.

Nelle aree urbane, l’effetto “isola di calore” renderà l’afa ancora più opprimente. Le autorità invitano la popolazione a evitare l’esposizione al sole nelle ore centrali della giornata e a limitare le attività all’aperto. Particolare attenzione è richiesta agli anziani, ai bambini piccoli e alle persone con patologie croniche, che rischiano di subire i colpi di calore in modo più grave.

Allerta incendi: Sud a rischio massimo
Con l’aumento delle temperature e l’assenza di precipitazioni, cresce anche il rischio incendi. La Protezione Civile ha emesso bollettini di allerta per Sardegna, Sicilia, Calabria e Puglia, dove la vegetazione secca e il vento caldo creano le condizioni perfette per la propagazione delle fiamme. Alcune regioni hanno già firmato ordinanze per vietare fuochi all’aperto e pratiche agricole ad alto rischio.

Squadre antincendio e volontari sono in stato di preallerta, soprattutto nelle aree boschive e rurali. L’obiettivo è evitare che si ripetano i devastanti roghi visti in luglio, che hanno distrutto centinaia di ettari di macchia mediterranea.

Sanità pubblica in allerta: attivi i numeri verdi e i centri refrigerati
Il Ministero della Salute ha attivato il piano nazionale contro le ondate di calore, rilanciando le linee guida per la popolazione. In molte città sono stati riaperti i centri refrigerati per persone senza fissa dimora o residenti in abitazioni non climatizzate. A Milano, Roma, Napoli e Bari sono attivi numeri verdi per l’assistenza telefonica ai soggetti fragili, mentre i servizi sociali intensificano il monitoraggio degli anziani soli.

I medici di famiglia e le ASL locali sono stati invitati a fornire supporto proattivo, anche attraverso visite domiciliari nei casi più a rischio. Le strutture ospedaliere, intanto, si preparano a un possibile aumento di accessi per disidratazione, scompensi e malori da calore.

Agricoltura sotto pressione: perdite nei raccolti e emergenza idrica
Il caldo torrido ha effetti devastanti anche sulle colture. Coldiretti segnala perdite superiori al 20% in molte regioni per ortaggi, frutta e uva. Le alte temperature causano maturazioni accelerate, stress idrico e cali della qualità, rendendo difficile anche la raccolta. Le risorse idriche iniziano a scarseggiare, soprattutto nel Sud, dove dighe e bacini segnano livelli preoccupanti.

I consorzi agricoli chiedono un piano straordinario per salvaguardare le coltivazioni e garantire l’acqua alle aziende. Intanto, alcuni comuni iniziano a parlare apertamente di razionamenti idrici per uso domestico se la situazione non migliorerà dopo Ferragosto.

Previsioni a medio termine: caldo fino al 15 agosto, poi possibile break
Gli esperti confermano che l’ondata di calore proseguirà almeno fino al 15 agosto, con un possibile calo delle temperature solo dopo Ferragosto, quando una perturbazione atlantica potrebbe lambire il Nord. Ma non è ancora certo: tutto dipenderà dall’evoluzione dell’anticiclone africano, che resta particolarmente stabile e persistente quest’anno.

In attesa di un possibile sollievo, le autorità insistono sulla prevenzione individuale: idratazione costante, pasti leggeri, ventilazione degli ambienti e, se possibile, riduzione degli spostamenti nelle ore più calde.

Il caldo, quest’anno, non è solo una condizione climatica: è una sfida sanitaria, sociale, agricola. E verso Ferragosto, l’Italia si ritrova ancora una volta a fronteggiarla con tutti i suoi limiti, ma anche con gli strumenti della consapevolezza e dell’organizzazione.

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