Il rosso che avvolge trenta stazioni ferroviarie italiane e la sede centrale del Gruppo FS è un segnale che non permette di voltarsi dall’altra parte. Non un effetto scenografico, ma un atto di responsabilità che rende evidente ciò che spesso si preferisce ignorare. Le facciate illuminate, da Nord a Sud, trasformano luoghi anonimi di passaggio in spazi di consapevolezza. Dentro gli edifici, le scarpette rosse disposte dai lavoratori e dalle lavoratrici parlano per chi non può più parlare. A Milano Smistamento e Firenze Santa Maria Novella due nuove panchine rosse resteranno come monito quotidiano, semplici e inamovibili.

Fs, il rosso che non lascia alibi: l'impegno del Gruppo contro la violenza sulle donne
Il Gruppo FS, insieme a Fondazione Libellula, diffonde una guida che indica con precisione i segnali della violenza, anche quelli più silenziati. La svalorizzazione costante, le critiche che minano l’autostima, le umiliazioni che si accumulano fino a diventare struttura sono tra i segnali più frequenti e sottovalutati. L’isolamento progressivo allontana la persona da amici, familiari, colleghi, fino a lasciare un vuoto che diventa terreno fertile per il controllo. Quel controllo, spesso invisibile dall’esterno, si esercita sulle scelte quotidiane: spostamenti, spese, orari, abbigliamento, uso del telefono. Infine, le minacce e i segni fisici, visibili o nascosti, compaiono quando tutto il resto ha già indebolito la libertà.
Il gesto che chiede aiuto senza fare rumore
Tra gli strumenti diffusi c’è il Segnale d’Aiuto, un gesto essenziale: una mano che si chiude su se stessa per comunicare una richiesta urgente senza pronunciare una parola. Chi lo coglie non deve esitare. I numeri di emergenza sono l’unica risposta possibile a un appello muto che non può essere frainteso. E riconoscere quel gesto significa rompere l’isolamento di chi non può permettersi di chiedere aiuto apertamente.

La responsabilità che parte dall’interno
L’impegno del Gruppo FS è anche interno. La Certificazione per la Parità di Genere riconosce un percorso volto a costruire ambienti di lavoro equi e inclusivi. Dal 2017 un Codice di Condotta disciplina il contrasto alle molestie, mentre dal 2020 uno sportello d’ascolto offre supporto a chi vive situazioni difficili. Non dichiarazioni di principio, ma strumenti concreti per garantire rispetto e sicurezza.
Quando il rosso resta anche dopo
Il rosso che oggi illumina le stazioni non appartiene a un solo giorno. Rimane come un richiamo che attraversa la quotidianità, ricordando che nessuno può più fingere di non conoscere i segnali della violenza. Ogni passante, ogni viaggiatore, ogni cittadino che attraversa questi luoghi è chiamato a vedere, riconoscere, intervenire. Perché il rosso non sia un colore di commemorazione, ma l’inizio di un cambiamento reale, senza alibi.