Ufficio studi Fimaa: "In Italia boom di richieste per le case vacanza"

- di: Daniele Minuti
 
È un quadro finalmente rassicurante quello tracciato dall'Ufficio studi della Federazione italiana mediatori agenti d’affari (aderente a Confcommercio-Imprese per l'Italia) secondo cui nel primo quadrimestre del 2021 il 51% degli operatori immobiliari Fimaa ha registrato un incremento delle transazioni che per tutto l'anno dovrebbe continuare ad aumentare. 

"L’incremento della domanda"
- spiega lo studio - "è un segnale evidente di una fase di ripresa del settore alimentata dall’emergenza sanitaria da Covid-19, che ha imposto di vivere maggiormente la casa sia come ufficio sia come svago, e dalle recenti misure del Superbonus 110%, soprattutto nel centro e nord Italia e nelle province a media densità abitativa (popolazione tra 300 e 500mila abitanti)".

L'Ufficio studi, coordinato da Andrea Oliva, evidenzia una fase di risalita dopo lo stop del 2020 anche se meno ripida delle stime iniziali: le risposte dell'indagine che ha riguardato 86 fra città e province, denotano un sentiment secondo cui alla fine dell'anno si potrà recuperare quasi per intero le circa 46.000 transazioni perse nel 2020.
Capitolo domanda: nel 65% delle risposte, la scelta sull'abitazione da acquistare ricade presso il capoluogo "purché abbia un giardino privato (27,4% dei casi), una terrazza (25,5%) o, qualora le condizioni economiche della famiglia lo permettano, sia una villa (od un villino; 14,3%)". Il balcone è scelto nel 7,5% delle risposte, nell’1,4% ci si accontenta del giardino condominiale. Le condizioni di mercato e lo smartworking fanno scegliere in quasi l’11% dei casi una stanza (o più) da adibire ad ufficio e si guarda con interesse, denotando in questo modo un apprezzamento, ad immobili da ristrutturare, grazie alle misure governative del 110% (12,9%)".

Circa il 60% degli intervistati ritiene che il Superbonus 110% potrà dare nuovo impulso al mercato degli appartamenti da ristrutturare, specie per le regioni del Centro-Sud. Dal lato dei finanziamenti, nonostante l'incremento di liquidità nei depositi bancari di 126 miliardi di euro registrato nel 2020, l'82,3% delle vendite si poggia con una richiesta di mutuo di almeno l'80% del valore dell'immobile, mentre quelle pari al 100% sono pressoché residue (specie al Sud e nelle isole).

Gli agenti immobiliari Fimaa prevedono un boom di richieste per le case vacanza, per via degli effetti della pandemia che spingono le persone ad abitare nelle seconde case, sia mare che montagna, usufruendo anche della possibilità di lavorare da remoto: la richiesta dovrebbe portare a una salita dei prezzi in media del 44% nelle provincie analizzate.

Andrea Oliva
, coordinatore Ufficio studi nazionale Fimaa, ha commentato: "Dall'indagine si nota che in quasi tutta Italia sta aumentando il volume delle compravendite, così come la richiesta di abitazioni. I prezzi ancora stabili preannunciano una buona stagione per il mercato, con focus degli acquirenti ai bonus del Governo per efficientamento energetico e una nuova propensione all'acquisto di seconde case".

Il presidente nazionale Fimaa, Santino Taverna, aggiunge: "La propensione al risparmio degli italiani premia il mercato immobiliare residenziale rispetto ad altre opportunità di investimento: 6 su 10 confermano che rimane l'investimento più sicuro. A sostenere il settore sono il valore degli immobili ancora appetibili, i tassi di interesse rimasti ai minimi storici e le misure per i mutui prima casa agli under 36 del Decreto Sostegni Bis, o quelle del Superbonus 110%, che può essere leva strategica per rilanciare settore e filiera".

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