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Mediobanca rilancia: Nagel a Palazzo Chigi per Banca Generali

- di: Bruno Coletta
 
Mediobanca rilancia: Nagel a Palazzo Chigi per Banca Generali
L’Ad spiega al governo l’Offerta su Banca Generali per sfidare MPS, Generali valuta, IL Ministero Economia e Finanze osserva. 
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Mediobanca accelera: l’offerta su Banca Generali arriva a Palazzo Chigi
L’amministratore delegato di Mediobanca, Alberto Nagel (foto), è stato ricevuto a Palazzo Chigi dal capo di gabinetto della premier Giorgia Meloni, Gaetano Caputi. L’incontro ha avuto come oggetto l’offerta pubblica di scambio volontaria lanciata da Mediobanca per acquisire il 100% di Banca Generali, controllata al 50,2% da Assicurazioni Generali. 
L’operazione, del valore di 6,3 miliardi di euro, prevede lo scambio della partecipazione del 13% detenuta da Mediobanca in Generali con le azioni di Banca Generali. L’obiettivo dichiarato è creare un polo italiano del risparmio gestito, con oltre 200 miliardi di euro di masse amministrate, rafforzando la presenza nel wealth management e riducendo la dipendenza da Generali. 

Generali prende tempo: il CdA avvia l’analisi dell’offerta
Il Consiglio di Amministrazione di Generali, riunitosi ieri, ha preso atto dell’offerta di Mediobanca e ha avviato un processo strutturato per valutarne i termini e l’impatto strategico. Sono stati istituiti cinque comitati endoconsiliari, tra cui il Comitato per le Operazioni con Parti Correlate, presieduto da Fabrizio Palermo, che avrà un ruolo centrale nella valutazione dell’operazione.
Il CdA ha inoltre calendarizzato i lavori per consentire una decisione informata entro metà maggio, in vista della pubblicazione del documento d’offerta. 

Il contesto: tra risiko bancario e golden power

L’offerta di Mediobanca si inserisce in un contesto di consolidamento del settore bancario italiano, caratterizzato da operazioni come la proposta di UniCredit su Banco BPM e l’offerta di MPS su Mediobanca stessa. Il governo, attraverso il golden power, ha già mostrato di voler intervenire per tutelare gli interessi nazionali, come nel caso dell’alleanza tra Generali e la francese Natixis. 
In questo scenario, l’operazione di Mediobanca potrebbe essere vista favorevolmente dall’esecutivo, in quanto mira a creare un campione nazionale nel risparmio gestito, riducendo al contempo l’esposizione a partecipazioni estere. Tuttavia, il governo mantiene un atteggiamento prudente, osservando attentamente gli sviluppi. 

Le prossime tappe: decisioni cruciali in arrivo
Il 16 giugno 2025 è prevista l’assemblea degli azionisti di Mediobanca per votare sull’offerta. Nel frattempo, Generali dovrà completare la valutazione dell’operazione e decidere se sottoporla anche all’approvazione dell’assemblea dei soci.
L’esito di queste decisioni determinerà non solo il futuro assetto di Mediobanca e Generali, ma anche gli equilibri del sistema bancario italiano, in un momento di grande fermento e trasformazione.

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