G20, appello di economisti e milionari: "Dovete tassare i super ricchi"

- di: Barbara Bizzarri
 
“Cari leader del G20, l’accumulo di ricchezza estrema da parte degli individui più ricchi del mondo è diventato un disastro economico, ecologico e in termini di diritti umani, che minaccia la stabilità politica nei Paesi di tutto il mondo”: inizia così la lettera sottoscritta da Oxfam, Patriotic Millionaires, Institute for Policy Studies, Earth 4 All e Millionaires for Humanity. Un appello che riunisce quasi 300 milionari, economisti di fama mondiale e politici che chiedono di essere più tassati dinanzi ai risultati di un sistema che ormai da tempo mostra le sue crepe (voragini, in parecchi casi). In vista del G20 che si terrà in India dal 9 settembre, una lettera aperta ai leader torna a chiedere un accordo internazionale sulla tassazione dei grandi patrimoni: nell'ultimo decennio i miliardari del pianeta hanno più che raddoppiato i propri patrimoni, passati da 5.600 a 11.800 miliardi di dollari ma, su scala globale, per ogni dollaro di gettito fiscale solo 4 centesimi provengono da imposte patrimoniali.

G20, appello di economisti e milionari: "Dovete tassare i super ricchi"

Date le regole attuali, metà dei milionari del mondo non sarà assoggettata ad alcuna imposta di successione, potendo trasferire, esentasse, una ricchezza pari a 5 mila miliardi di dollari ai propri eredi. Questo lo scenario da cui prende le mosse l'appello ai leader del G20. Centrale nel testo la richiesta urgente per raggiungere al più presto un nuovo accordo internazionale sulla tassazione dei grandi patrimoni, con l'obiettivo di "impedire che l'esorbitante concentrazione di ricchezza comprometta il nostro futuro comune", mentre sempre più persone in tutto il mondo "chiedono a gran voce un cambiamento" che renda più inclusive le nostre economie e più eque, dinamiche e coese le nostre società.

Tra i firmatari ci sono l’ereditiera e filantropa Abigail Disney, gli ex premier di Romania, Croazia, Repubblica Ceca e Bulgaria, artisti come Brian Eno e Richard Curtis, l’ex presidente dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite Maria Espinosa ed economisti come Gabriel Zucman, Joseph Stiglitz, Thomas Piketty, Jayati Ghosh, Kate Raworth, Jason Hickel e Lucas Chancel. “In campo - sottolineano - ci sono proposte autorevoli e condivise: trovate il coraggio di attuarle!”.

L'estrema concentrazione della ricchezza nelle mani di pochi rappresenta, infatti, "un disastro economico per l'ambiente e per il rispetto dei diritti umani che minaccia la stabilità politica in tutto il mondo. Decenni di riduzione delle tasse per i più ricchi, basata sulla falsa promessa che della ricchezza ai vertici avremmo beneficiato tutti, hanno contribuito ad acuire le disuguaglianze, portandole a livelli allarmanti". Per la prima volta da decenni, – sottolineano i firmatari – la povertà estrema è in aumento e quasi due miliardi di persone vivono in Paesi in cui l'inflazione ha superato la crescita dei salari. Inoltre, si sta rapidamente esaurendo il tempo a disposizione per gli Stati per effettuare gli investimenti necessari a contenere l'aumento delle temperature entro 1,5 gradi, come previsto dall'Accordo di Parigi".

"Molto lavoro è già stato fatto – conclude la lettera –. Esistono tante proposte di tassazione della ricchezza avanzate da parte di alcuni dei più importanti economisti al mondo. L'opinione pubblica è favorevole alla tassazione degli ultra-ricchi. Lo siamo anche noi. Ora manca solo la volontà politica per fare concreti passi in avanti".

Da oltre dieci anni organizzazioni come Patriotic Millionaires si battono per un sistema fiscale meno vantaggioso per i ricchi come loro e una riduzione del divario con i poveri. Intanto i mega-patrimoni continuano a crescere: quelli dei miliardari sono addirittura raddoppiati nell’arco di un decennio fino a raggiungere 11.800 miliardi di dollari, sotto lo sguardo spesso benevolo del fisco: "Negli ultimi decenni, le disuguaglianze economiche e sociali si sono acuite in molte parti del mondo – commenta Morris Pearl, presidente dei Patriotic Millionaires ed ex amministratore delegato di BlackRock –. Il crescente divario tra ricchi e poveri ha destabilizzato l'economia globale, indebolito la coesione sociale e favorito l'affermarsi di proposte politiche estreme e populiste. Come persona molto ricca, in rappresentanza di un'organizzazione di persone facoltose che la pensano come me, chiedo al G20 di tassarci. I leader delle maggiori economie mondiali devono coordinare un'azione rapida e decisa per ridurre i pericolosi livelli di disuguaglianza che abbiamo raggiunto. Se non si riuscirà a tassare efficacemente le grandi ricchezze, il risultato sarà un indebolimento dell'economia globale, il declino delle istituzioni democratiche e l'aggravarsi di disordini sociali. Il G20 deve agire".

"Auspichiamo che l'appello al G20 non cada nel vuoto e stimoli azioni conseguenti da parte dei governi - ha dichiarato Mikhail Maslennikov, policy advisor su giustizia fiscale di Oxfam Italia -. Non è facile, ma ne vale la pena. Ne sono convinti i firmatari dell'appello, tra cui alcune tra le persone più facoltose al mondo. Il proposito è anche supportato dalla maggioranza dei cittadini europei che avalla l'idea di aumentare il prelievo a carico dei più ricchi. Non a caso sull'introduzione in Europa di un'imposta sulle grandi fortune è stata di recente presentata un'Iniziativa dei Cittadini Europei e presto partirà la relativa raccolta firme. Per consolidare il sostegno formale di chi chiede maggiore equità del prelievo e per poter generare considerevoli risorse da destinare al finanziamento delle politiche di coesione, delle strategie di transizione ecologica e sociale in Europa e degli interventi di solidarietà internazionale".

Ma come è concentrata la ricchezza e quali sono i livelli di tassazione per chi possiede patrimoni plurizeri? I dati parlano chiaro: nell'ultimo decennio, dal 2012 al 2022, chi possiede un patrimonio superiore ai 50 milioni di dollari ha visto incrementare del 18,3% il valore della propria ricchezza aggregata netta, mentre i miliardari Forbes hanno visto aumentare le proprie fortune del 98% in termini reali. I patrimoni dei miliardari sono aumentati al ritmo di 2,7 miliardi di dollari al giorno nell'ultimo triennio. Il periodo considerato va dal 18 marzo 2020 al 30 novembre 2022. Tra marzo 2020 e novembre 2022 per ogni dollaro di incremento della ricchezza netta del 90% più povero del pianeta, il patrimonio medio di un miliardario Forbes è aumentato di 1,7 milioni di dollari. Tra le economie più floride dell'area OCSE, in media, l'aliquota marginale più alta sui redditi personali è passata dal 58% del 1980 al 44% del 2016, o anni più recenti. Nello stesso periodo e con riferimento allo stesso gruppo di Paesi, l'aliquota della tassazione dei dividendi percepiti dalle persone fisiche è passata dal 61% al 42%. In media, su 117 Paesi, l'aliquota dell'imposta sulle rendite finanziarie si attesta oggi ad appena il 18%.

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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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