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Generali, Mediobanca e Caltagirone ai ferri corti: anticipata l’assemblea

- di: Matteo Borrelli
 
Generali, Mediobanca e Caltagirone ai ferri corti: anticipata l’assemblea
Il gruppo assicurativo Generali ha deciso di anticipare al 24 aprile 2025 l’assemblea degli azionisti inizialmente prevista per l’8 maggio, con l’obiettivo di rinnovare l’intero consiglio di amministrazione, inclusi il presidente Andrea Sironi e l’amministratore delegato Philippe Donnet (foto). La decisione è stata presa durante la riunione del consiglio di amministrazione del 12 marzo 2025, in cui sono stati esaminati i risultati finanziari del 2024. Le liste dei candidati dovranno essere presentate entro il 30 marzo 2025. 
La mossa di anticipare l’assemblea potrebbe favorire Mediobanca, principale azionista con una quota del 13,1%, limitando il tempo a disposizione per altri azionisti, come il gruppo Caltagirone (6,9%) e Delfin degli eredi di Leonardo Del Vecchio (9,9%), per incrementare le proprie partecipazioni. Delfin ha richiesto all’IVASS l’autorizzazione a salire fino al 20%, ma è ancora in attesa del via libera da parte delle autorità di alcuni paesi in cui Generali opera. 
Mediobanca intende presentare una lista di maggioranza composta da almeno 13 candidati, tra cui Sironi e Donnet, con l’obiettivo di garantire continuità nella gestione. Al contrario, il gruppo Caltagirone sta valutando la presentazione di una lista “corta” di 5 o 6 nomi, senza proporre un candidato alternativo per la posizione di amministratore delegato. 
Un ulteriore elemento di incertezza è rappresentato dalla recente acquisizione da parte di UniCredit di una partecipazione del 5,22% in Generali. Il Ceo di UniCredit, Andrea Orcel, ha recentemente incontrato Donnet, alimentando speculazioni sul ruolo che UniCredit potrebbe giocare nella prossima assemblea. 
La situazione è ulteriormente complicata dall’offerta pubblica di scambio lanciata da Monte dei Paschi di Siena su Mediobanca, che potrebbe alterare gli equilibri azionari e influenzare la governance di Generali. In questo contesto, l’assemblea del 24 aprile si preannuncia come un momento cruciale per il futuro assetto del gruppo assicurativo. 
La decisione di anticipare l’assemblea e le strategie divergenti dei principali azionisti evidenziano le tensioni interne al gruppo e l’importanza delle prossime settimane per definire la leadership e la direzione strategica di Generali.

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