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Convegno dei Giovani di Confindustria, Urso: “Non lasceremo che la filiera dell’auto sia strangolata”

- di: Barbara Bizzarri
 
Convegno dei Giovani di Confindustria, Urso: “Non lasceremo che la filiera dell’auto sia strangolata”
Il ministro Adolfo Urso è intervenuto al 52º convegno dei giovani di Confindustria a Rapallo, durante il quale è stato intervistato dal giornalista David Parenzo. Durante l’intervista, il Ministro si è soffermato sui temi di maggiore attualità sottolineando l’impegno del Governo a favore di una più forte politica industriale, in particolare, nel settore dell'automotive, che contribuisca allo svecchiamento del parco circolante, che è il più vecchio e inquinante d’Europa, e protegga l'indotto italiano che rischia di essere strangolato: “È difficile invertire rotta ma noi ci riusciremo, è chiaro che sia importante con una politica industriale sull’automotive che salvaguardi l’indotto italiano perché la straordinaria filiera dell’automotive italiano, con questa politica industriale, sarà strangolata e non ce lo possiamo permettere”.

Convegno dei Giovani di Confindustria, Urso: “Non lasceremo che la filiera dell’auto sia strangolata”

Urso ricorda il rapporto tra le auto prodotte e quelle assorbite nel mercato, che in Italia è del 35,9% delle auto vengono introdotte, in Francia del 66%, in Germania del 131% e in Spagna, “dove agisce molto Stellantis”, del 219%. “Noi abbiamo una sola casa e forse è questo il problema. La mia politica è molto chiara: produrre più auto in Italia con un accordo di transizione fermo, significativo, trasparente, comunicato al mercato e ai cittadini di quante auto si produrranno in Italia nei prossimi anni a fronte della necessità che abbiamo, più di altri, di rinnovare il parco auto”, ha detto il ministro, che per il 25% sono euro zero, 1, 2 e 3. “Io devo consentire - sostiene Urso - con un’incentivazione significativa che il cittadino che non se lo è potuto permettere, possa rinnovare la sua macchina a beneficio di tutti”.

Altro tema trattato, quello del lavoro. Il Ministro ha ricordato come in Italia “troppi giovani non lavorano e non cercano una occupazione. Dobbiamo promuovere la cultura del lavoro: per questo dobbiamo investire e puntare sulla formazione dei giovani e degli imprenditori del domani trasmettendo loro la tradizione e la cultura italiana, vera eccellenza mondiale. Siamo impegnati per fare dell'Italia un Paese competitivo puntando su innovazione, sostenibilità, transizione e competenza”. Urso ha inoltre ricordato che il riordino del settore dei carburanti procede e sarà al centro di uno dei due Ddl che porterà in luglio in Cdm, “perché anche chi ha un esercizio di distribuzione ha il diritto ad un margine di guadagno. Il principio guida sarà il numero delle pompe di benzina che esistono in Germania: da loro 12 mila, da noi 24 mila, e quindi il principio è quello di accompagnare il riordino per la riduzione dei punti vendita del carburante magari trasformando le aree di stazioni di servizio in punti di raccolta per colonnine dell'energia elettrica”.

Il Ministro ha anche sottolineato che “finora le decisioni in materia economica-produttiva venivano prese in vertici bilaterali tra Parigi e Berlino. Lunedì nasce un nuovo format trilaterale. Siamo riusciti a stabilire per la prima volta un nuovo format di politica industriale trilateriale che si riunisce la prima volta a Berlino lunedì (oggi, ndr)”. Infine, pronunciandosi sul Mes, il Ministro ha ribadito: “Il governo ha già detto che si rimette alle decisioni del Parlamento, io sono molto rispettoso del Parlamento e delle forze lì espresse e mi rimetto alla loro volontà”.

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