Un pellegrinaggio vibrante tra messe, veglia, croce rainbow e preghiera condivisa.
(Foto montaggio con corteo Lgbt che entra nella piazza di San Pietro).
Roma, 5–6 settembre 2025 − un Giubileo con il sapore dell’inclusione.
Un cammino nato da Terracina, un viaggio verso la Porta Santa
Dal domani 29 agosto al 7 settembre 2025, cristiani LGBTQ+ – insieme a famiglie e operatori pastorali – percorreranno la via Francigena sud a piedi, da Terracina fino a Roma. Un cammino costellato di condivisione, spiritualità e fatica, in vista del momento culminante: il passaggio della Porta Santa di San Pietro il 6 settembre.
Il 5 settembre: ascoltare, pregare, donare la croce arcobaleno
Venerdì 5 settembre la Curia Generalizia della Compagnia di Gesù ospiterà alle ore 20.00 una veglia di preghiera dal titolo “Chiesa casa per tutti. A partire dalle frontiere”, ispirata ad accogliere “tutti, tutti, tutti”, come recita La Tenda di Gionata.
Durante la serata sarà presentata la croce arcobaleno, simbolo del loro viaggio, portata a Roma a piedi con zaino in spalla.
Sabato 6 settembre: messa e pellegrinaggio giubilare
Alle 11.00, nella Chiesa del Gesù, il vescovo Francesco Savino, vicepresidente della CEI, presiederà la messa solenne con i pellegrini LGBTQ+ e quanti vorranno unirsi spiritualmente.
Al pomeriggio, dalle 15.00, partirà da Piazza Pia (vicino a San Pietro) il pellegrinaggio processionale: oltre 1 000 partecipanti, in crescita, attraverseranno via della Conciliazione, cantando e pregando fino alla Porta Santa della Basilica Vaticana.
Festa comunitaria sotto la benedizione ecumenica
In serata si svolgerà “Il riposo dei pellegrini”, cena a buffet con benedizione ecumenica della tavola, organizzata dal Global Network of Rainbow Catholics: un momento conviviale per conoscersi, scambiare storie e sostenere il cammino condiviso.
Domenica 7 settembre: Angelus con il Papa
Il Giubileo LGBTQ si chiuderà idealmente con la partecipazione dei pellegrini all’Angelus del Papa in Piazza San Pietro, momento di grazia e inclusione finale.
Un evento ufficiale e riconosciuto
Questa iniziativa – pensata da La Tenda di Gionata – è stata ufficialmente inserita nel calendario del Giubileo; inizialmente sospesa per ragioni logistiche, è stata successivamente reintegrata dopo il coordinamento con il Dicastero per l’Evangelizzazione.
Il gesuita padre Pino Piva ha fortemente voluto questo momento spirituale inclusivo e ha richiesto formalmente la partecipazione LGBTQ+ al Giubileo, ottenendo l’ok ufficiale.
Una tappa significativa nella pastorale inclusiva
Il Giubileo LGBTQ segna una tappa significativa nella pastorale inclusiva della Chiesa cattolica: dopo anni di discorsi privati, ora l’esperienza si svolge in presenza, con liturgie visibili e simboli forti – come la croce arcobaleno. È un passo verso una Chiesa davvero “casa per tutti”, in linea con lo spirito del Giubileo: perdono, riconciliazione, accoglienza universale. In un palcoscenico simbolo del potere spirituale, questo pellegrinaggio diventa gesto profetico, di pace e apertura.