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Guerra del potere bancario: il 2026 dopo il grande risiko

- di: Matteo Borrelli
 
Guerra del potere bancario: il 2026 dopo il grande risiko
Guerra del potere bancario: il 2026 dopo il grande risiko
Fusioni, veti e scosse giudiziarie: chi comanda davvero in banca. 

Il 2025 ha lasciato dietro di sé un’Italia bancaria che assomiglia più a una scacchiera dopo una partita feroce che a un settore finalmente assestato. Sul mercato alcune operazioni si sono chiuse “sulla carta”, altre si sono spente per attrito politico-regolatorio, altre ancora continuano a produrre effetti a cascata: ricorsi, valutazioni delle autorità, tensioni con l’Europa, e soprattutto una domanda che nel 2026 diventa inevitabile: chi detta davvero le regole del gioco?

Il campo di battaglia: quando il mercato incontra lo Stato

Nel grande risiko dell’ultimo anno, la parola più pesante non è stata “sinergie” ma golden power: lo strumento con cui il governo può imporre condizioni o fermare operazioni considerate strategiche. Il punto politico, oltre che finanziario, è chiaro: l’idea di un consolidamento “solo di mercato” si è scontrata con l’intervento pubblico, generando un precedente che pesa su ogni dossier che entra nel 2026.

“Non è una partita solo tra banche: è una partita tra poteri.”

Dalle manovre su Anima al nodo Banco BPM

Uno dei tasselli più osservati è stato quello legato al risparmio gestito: chi controlla la filiera del wealth e dell’asset management controlla margini, clientela e una parte decisiva della redditività bancaria. In questo perimetro, le operazioni (e i tentativi) che hanno coinvolto Anima e l’area di Banco BPM hanno mostrato quanto sia diventata centrale la “seconda gamba” del business: non solo credito, ma gestione di patrimoni.

Unicredit e lo stop: la miccia regolatoria

Il braccio di ferro più rumoroso è stato quello che ha visto Unicredit alle prese con lo stop e le condizioni legate ai poteri speciali. Il risultato non è stato soltanto l’arresto di una specifica traiettoria, ma un segnale a tutto il comparto: nel 2026, chi progetta una grande operazione dovrà fare i conti con un doppio tavolo, mercato e politica, con Bruxelles pronta a osservare la compatibilità di certe scelte con le regole europee su concorrenza e libertà di capitali.

Il colpo più sorprendente: Mps e la partita Mediobanca

La mossa che ha cambiato la percezione del risiko è stata l’avanzata di Mps nell’area di Mediobanca. Per la finanza italiana è un passaggio simbolico: un istituto che negli ultimi anni ha dovuto ricostruire credibilità e bilanci si è ritrovato al centro di una partita che tocca governance, salotti buoni e catene di controllo.

“Qui non si tratta di una semplice acquisizione: è un cambio di gravità del sistema.”

Il 2026 non è la pace: tre fronti ancora aperti

  • Governance: consigli, patti e equilibri azionari restano fragili. Le operazioni chiuse non sempre sono “digerite” sul piano interno.
  • Giustizia e contenziosi: tra esposti, verifiche e ricorsi, alcune partite rischiano di trascinarsi più a lungo delle trattative.
  • Europa e vigilanza: l’attenzione di Bruxelles e delle autorità (nazionali ed europee) può cambiare tempi e perimetri delle operazioni.

Perché la stabilizzazione è difficile

Il consolidamento bancario è spesso raccontato come una corsa verso l’efficienza. In realtà, in Italia è anche un tema di identità (banche radicate sui territori), di politica industriale e di sicurezza economica. E quando più livelli di potere si sovrappongono, il rischio è che il sistema entri nel 2026 con due velocità: una che corre nelle sale operative e nei roadshow, e una che frena tra norme, pareri, condizioni e reazioni istituzionali.

Che cosa guarderanno investitori e mercati nel 2026

Tre indicatori saranno il termometro vero: chiarezza regolatoria (soprattutto sull’uso dei poteri speciali), solidità dei piani industriali (sinergie credibili, costi e ricavi reali), e stabilità degli assetti di comando. Perché dopo un anno di battaglie, il mercato vuole capire se il nuovo disegno è strutturale o solo una tregua provvisoria. 

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